Donna incinta colpita da Covid: Asp “è negativa” ma era un errore, “ancora positiva”

 
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Gela. L’incidenza ancora elevata del virus in città, sta mettendo in difficoltà un sistema sanitario locale, che già prima dell’emergenza doveva fare i conti con tagli e inefficienze. Quanto accaduto ad una donna, incinta, sembra emblematico. La donna, la cui figlia a fine luglio è risultata positiva al virus, a sua volta è stata sottoposta a quarantena e relativi temponi, risultando colpita dal Covid. Dopo qualche giorno, però, ha riscontrato la necessità di accertamenti, causa perdite ematiche, proprio perché in stato di gravidanza. Si è recata in ospedale, dove è stata sottoposta a tamponi, uno anche molecolare, risultando negativa. Ha quindi avuto accesso al reparto di ginecologia del “Vittorio Emanuele” per tutti i controlli del caso. Giovedì, con nuovo tampone, ha avuto ulteriore riscontro di negatività al Covid e il via libera a potersi muovere. In realtà, però, dopo due giorni, è stata nuovamente contattata da Asp.

L’esito del tampone, a quanto risulta, era ancora positivo e quindi le è stato imposto di rimettersi in quarantena, dopo che aveva avuto la possibilità di muoversi liberamente, con l’assenso di Asp. Un errore, clamoroso. E’ uno dei tanti casi che si sono verificati nel tempo, nella gestione di una pandemia, che con numeri ancora assai elevati in città, non sempre assicura il massimo dell’efficienza, anzi.

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