Donna minacciata e pedinata dal compagno, lui si difende: acquisiti i messaggi dallo smartphone

 
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Gela. Una serie di messaggi telefonici inviati dalla convivente potrebbero essere decisivi nella valutazione del caso dell’ambulante quarantunenne Davide Ascia. Lo scorso mese è stato arrestato praticamente davanti Palazzo di giustizia, con l’accusa di violenze e minacce nei confronti della donna. Sarebbe stata pedinata fin davanti al tribunale, dove si era recata per denunciarlo. Sono stati gli agenti in servizio all’aliquota di polizia giudiziaria a bloccarlo. Il difensore dell’uomo, l’avvocato Rosario Prudenti, ha però acquisito il contenuto di decine di messaggi inviati ad Ascia dalla compagna. Ha ottenuto l’autorizzazione all’accertamento tecnico preventivo e direttamente in carcere ha acquisito i dati dallo smartphone dell’indagato. Sono stati prodotti davanti ai giudici del tribunale del riesame di Caltanissetta. La difesa mira ad ottenere una misura alternativa alla detenzione in carcere.

Tra i due, stando alla versione del legale, anche prima dell’arresto c’era ancora una stretta relazione sentimentale, seppur piuttosto turbolenta. Il contenuto dei messaggi smentirebbe la ricostruzione fornita dagli investigatori. La donna che ha denunciato le violenze è invece rappresentata dall’avvocato Giovanni Cannizzaro.

1 commento

  1. Come fate a dire che la differenziata si è attestata al 37% con cali medi del 6% annui dal 2014? Non la fa quasi nessuno e chi ci prova sbaglia nel procedere.Come mai la città è piena di spazzatura, e interi quartieri sembrano abbandonati, perché la spazzatura ci dorme per settimane.Secondo me molti non pagano le bollette ma invadono le strade di sporcizia.La colpa non è solo dei cittadini ma anche della Tekra .Chi è tenuto ai controlli della Tekra non controlla e chi è incaricato alla riscossione delle tariffe se ne frega.Basta girare la spugna dal lato che gratta e tutto si risolve.Credo che la paura fa 91….

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