Dopo la protesta un primo spiraglio, riattivati i cantieri per gli Rmi: servono 57 mila euro

Gela. All’arrivo in città del presidente della Regione Nello Musumeci si sono fatti trovare davanti al municipio. I lavoratori del reddito minimo di inserimento hanno chiesto certezze dopo lo stop del...

A cura di Redazione Redazione
26 novembre 2018 16:22
Dopo la protesta un primo spiraglio, riattivati i cantieri per gli Rmi: servono 57 mila euro - I lavoratori del reddito minimo di inserimento durante una protesta
I lavoratori del reddito minimo di inserimento durante una protesta
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Gela. All’arrivo in città del presidente della Regione Nello Musumeci si sono fatti trovare davanti al municipio. I lavoratori del reddito minimo di inserimento hanno chiesto certezze dopo lo stop delle attività, deciso in Comune a causa dell’assenza dei fondi regionale. Per chiudere il 2018 (almeno fino al 31 dicembre), servono circa 57 mila euro. Dopo la protesta, il commissario Rosario Arena ha accelerato mettendo la firma su un provvedimento che autorizza la prosecuzione dei cantieri. Sono diversi i solleciti fatti pervenire agli uffici della Regione nel tentativo di ottenere lo sblocco delle somme.

Il commissario si è portato avanti e se non ci saranno risposte da Palermo, allora i 57 mila euro arriveranno dalle casse del Comune (almeno per garantire un altro mese di lavoro). Per il prossimo anno, invece, non ci sono ancora certezze per operatori che arrivano da situazione familiari e sociali già piuttosto difficili.

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