Dopo la sconfitta al referendum il Pd tira le somme, Di Cristina convoca i suoi: “Nessuno scossone”

 
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Gela. Un doppio incontro, nell’arco di appena ventiquattro ore. Gli esponenti locali del Partito Democratico cercano di fare il punto della situazione dopo la sconfitta, anche in città, al voto sul referendum costituzionale.

I democratici a confronto. Venerdì è fissata una direzione provinciale, alla presenza del segretario Giuseppe Gallè. Sabato, in città, si vedranno gli esponenti della direzione locale, convocati dal segretario Peppe Di Cristina. All’ordine del giorno, in entrambi i casi, c’è l’attuale situazione politica. In città, alla chiusura delle urne referendarie, il fronte del sì, capeggiato proprio dai democratici, ha chiuso con poco meno di ottomila voti davanti agli oltre ventimila incassati dal no. Una sconfitta che, probabilmente, ha assunto, soprattutto a livello locale, proporzioni che in pochi si attendevano e, ovviamente, gli esponenti locali del Pd sono sul banco degli imputati. “Certamente – dice il segretario cittadino Peppe Di Cristina – saranno occasioni per confrontarci, sia a livello provinciale che sul piano locale. Abbiamo perso e questo è davanti agli occhi di tutti. Noi, comunque, siamo e resteremo opposizione alla giunta. Questo è il dato dal quale partire, senza fraintendimenti”. Intanto, proprio in queste ore, lo stesso Di Cristina sta incontrando i vertici regionali del partito per aggiornarli rispetto alla situazione locale. Scossoni in vista? L’ipotesi sembra proprio da escludere. 

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