Dopo l’aggressione oggi alla Romagnoli incontro sulla dispersione scolastica

 
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Un momento dell'incontro sulla dispersione scolastica alla Romagnoli

Gela.  “La scuola ha un ruolo ben preciso e non può esporsi o prendere provvedimenti senza avere prima  esatta cognizione dei fatti accaduti. Nella scuola ci sono organi collegiali ben precisi che devono riunirsi e decidere sul da farsi”. Risponde così la dirigente della scuola media Romagnoli, Sandra Scicolone, alla domanda: “Ora che sono stati individuati gli studenti coinvolti nell’aggressione registratasi nei giorni scorsi a pochi metri dai cancelli della scuola dopo il suono della campanella quali provvedimenti sono stati presi nei loro confronti?”. La dirigente che inizialmente non voleva rilasciare dichiarazioni in merito alla vicenda, ha poi aggiunto:  “ricordiamoci che stiamo parlando di minori e la faccenda va trattata con tutte le tutele del caso”.

Intanto questa mattina, sempre alla Romagnoli, si è svolto un incontro di informazione in merito allo studio dei dati raccolti sulla dispersione scolastica nell’ultimo triennio. Si tratta di numeri sconfortanti, infatti, dall’indagine svolta sul fronte della dispersione scolastica nelle province di Caltanissetta ed Enna, le realtà siciliane più colpite dal fenomeno si è registrata una diminuzione di unità scolastiche pari a 137 alunni nella scuola primaria, 163 nella scuola secondaria di primo grado e 429 unità scolastiche in meno nella scuola secondaria di secondo grado. Un fenomeno che al momento non si riesce ad arginare nonostante gli sforzi ed i progetti messi in campo dalle istituzioni scolastiche in collaborazione con l’ambito territoriale scolastico. Molti degli adolescenti che lasciano le scuole superiori lo fanno per traghettare verso le varie scuole professionali che stanno nascendo negli ultimi anni nel territorio. Istituti di arte e mestieri che garantiscono anche una piccola retribuzione agli allievi. Tra le varie proposte emerse durante il dibattito di questa mattina, c’è quella di ripensare all’attuale sistema scolastico specialmente, appunto, a quello che interessa gli istituti superiori dove nonostante le segnalazioni riguardanti i singoli casi, non sempre si registra un riscontro tra i vari organi interessati.    

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