“Dovevo morire io, non mia madre!” la disperazione della figlia dei Votadoro

 
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Gela. Sono gravi ma stazionarie le condizioni di Sarah Votadoro, la quindicenne in coma farmacologico all’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta dopo lo schianto mortale che ha visto morire i suoi genitori.

La ragazza di Niscemi viene tenuta sotto osservazione. I medici non hanno sciolto la prognosi, che rimane riservata. Preoccupa la frattura del bacino. Nessun pericolo di vita per la sorella Valentina, mentre saranno restituiti ai familiari oggi i corpi dei genitori, Rosario Votadoro e Maria Reale. Intanto sembra che l’acoltest abbia dato esito negativo. I tre gelesi coinvolti nell’incidente di domenica mattina non avrebbero abusato di alcol. Nello scontro quasi frontale tra la Lancia Y della famiglia niscemese e la Renaul Clio con a bordo i due fratelli gelesi ed un amico ad avere la peggio sono stati i coniugi Votadoro. “Dovevo morire io, non mia madre” con queste parole la giovane infermiera niscemese coinvolta in un grave incidente stradale, è arrivata al pronto soccorso dell’ospedale “Vittorio Emanuele” di Gela. Un racconto straziante in lacrime per quel viaggio verso l’aeroporto di Catania che l’avrebbe riportata a Varese, dove è impiegata come infermiera presso l’ Ospedale di Circolo Fondazione Macchi di viale Borri. La madre aveva insistito affinché la figlia viaggiasse nel sedile anteriore accanto al padre. Un fatto inconsueto che adesso Valentina prende come un tragico segno del destino. Sarebbe stata proprio lei a scendere dall’abitacolo e a chiamare i soccorsi ma per i genitori non c’era più niente da fare, sono entrambi morti sul colpo.

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