Droga e mafia, dopo il blitz “Malleus” la Cassazione acquisirà gli atti dell’arresto di tre indagati

 
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Gela. I giudici della Corte di cassazione intendono approfondire gli atti che hanno condotto all’arresto, al termine del blitz antimafia “Malleus”, di Giuseppe Schembri e di Massimo e Giacomo Gerbino.

Una decisione che arriva a seguito del ricorso presentato dai loro legali di fiducia, gli avvocati Flavio Sinatra e Cristina Alfieri. I magistrati romani hanno scelto di rimettere su un nuovo ruolo il procedimento. La difesa contesta soprattutto il contenuto dell’ordinanza d’arresto. Con l’operazione “Malleus”, gli investigatori e i magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Caltanissetta ritennero di aver individuato un gruppo di presunti affiliati al ricostruito clan Rinzivillo,in grado di finanziarsi soprattutto per il tramite dello spaccio di droga. L’accusa di associazione mafiosa, però, per molti degli indagati cadde già in fase di riesame. Gli avvocati Flavio Sinatra e Cristina Alfieri si sono rivolti proprio ai giudici romani sottolineando diverse anomalie contenute nell’ordinanza che condusse agli arresti.

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