Droga in città, c’era la base per le forniture: difese degli imputati hanno concluso

 
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Gela. La pronuncia del gup Roberto Riggio arriverà a giugno. Questa mattina, è toccato ai difensori degli imputati concludere. La procura aveva già chiesto cinque condanne, per i coinvolti in un’indagine che consentì di ricostruire un giro di droga, con base in città. Pusher e clienti erano interessati quasi esclusivamente alla cocaina. Nel corso della precedente udienza, il pm Mario Calabrese ha chiesto otto anni e otto mesi di reclusione per il trentaduenne Giuseppe Domicoli, considerato tra gli organizzatori del traffico di droga. Sette anni, invece, per Angelo Mangiavillano. Quattro anni e otto mesi sono stati chiesti nei confronti di Antonio Lo Presti. Infine, quattro anni di reclusione a Vincenzo Frasca e Bruno Di Stefano. In città, secondo gli investigatori, c’era la base principale per la fornitura. Le difese, questa mattina, hanno cercato di ridimensionare le contestazioni, escludendo comunque che ci fosse un traffico organizzato di sostanze stupefacenti.

I carabinieri, che si occuparono dell’inchiesta, effettuarono sequestri e monitorarono anche l’attività commerciale della quale Domicoli (difeso dai legali Giacomo Ventura e Davide Limoncello) si sarebbe servito, in parte come copertura. Ha precedenti sempre per fatti di droga. La decisione per tutti gli imputati, che hanno scelto il giudizio abbreviato, verrà pronunciata a giugno.

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