Droga spacciata in casa, in appello ridotta condanna ad un trentenne

 
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Gela. In primo grado, il giudice del tribunale pronunciò la condanna ad oltre due anni di detenzione. Per il trentenne Francesco Scicolone, in appello, è stata notevolmente rivista l’entità della pena, con una riduzione, che l’ha portata a sette mesi. E’ stato in gran parte accolto il ricorso presentato dal legale di difesa, l’avvocato Rosario Prudenti. Scicolone era accusato di aver spacciato droga, all’interno della propria abitazione. I carabinieri seguirono i movimenti di un giovane, che avrebbe acquistato sostanze stupefacenti, proprio recandosi nell’abitazione dell’imputato. Una versione che però la difesa ha messo in forte dubbio, tanto da escludere che ci fossero elementi certi per ritenere che la droga in possesso del giovane, poi controllato dai militari, fosse stata venduta da Scicolone.

I giudici della Corte di appello di Caltanissetta hanno riqualificato il fatto, rifacendosi all’ipotesi normativa meno grave e dando seguito al ricorso della difesa, con la riduzione dell’entità della condanna.

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