Dubbi su un piano costruttivo in contrada Olivastro, c’è un esposto: il progetto approvato dal consiglio comunale

 
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Gela. Un vero e proprio esposto, con il quale si denunciano diverse presunte irregolarità nell’iter che ha condotto, a fine aprile, all’approvazione di un programma costruttivo in contrada Olivastro.


Il piano costruttivo appena approvato. Atto approvato anche dal consiglio comunale. La segnalazione è stata inoltrata non solo agli uffici del municipio ma anche ai magistrati della procura. E’ stato il proprietario di un’area, ricadente proprio in quella zona, a sollevare diverse osservazioni. Al centro della vicenda, c’è il programma costruttivo “Gela Casa” che prevede la costruzione di nove alloggi. La procedura, però, almeno in base a quello che si legge nell’esposto, sarebbe viziata, a cominciare proprio dall’area scelta che, in realtà, almeno in origine, doveva essere utilizzata per la costruzione di un edificio scolastico a supporto del piano di edilizia economica e popolare. Area che avrebbe cambiato destinazione d’uso, con una delibera del commissario ad acta chiamato a gestire il Comune dopo la fine anticipata della seconda esperienza amministrativa dell’ex sindaco Rosario Crocetta. Negli atti trasmessi anche alla procura, inoltre, si richiamano i passaggi legati all’esame della documentazione in commissione comunale urbanistica. In diverse occasioni, i componenti avrebbero chiesto di integrare dati e numeri, legati sempre al progetto. Qualcosa non sarebbe girata per il verso giusto neanche sul fronte dei tecnici che hanno istruito fasi dell’intera procedura. Per il proprietario che ha sollevato il caso, potrebbero sussistere ipotesi di conflitto d’interessi, a cominciare dal tecnico comunale chiamato ad istruire la pratica, successivamente risultato socio della stessa cooperativa che l’ha presentata. Così come anomalie ci sarebbero nei rapporti tra uno dei professionisti impegnati nella redazione del programma costruttivo e una funzionaria del Comune, a sua volta già impegnata nella progettazione di diversi piani di edilizia economica e popolare. Così, viene messa in discussione la legittimità di quanto approvato in aula consiliare, con il via libera al piano costruttivo finanziato dalla Regione. Peraltro, tra i punti poco chiari dell’intera vicenda viene presa in considerazione anche la presunta scadenza dei termini per l’ottenimento dei finanziamenti dovuti alla cooperativa.

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