Due donne contro i carabinieri per coprire la fuga del presunto pusher, ordinanze annullate

 
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Gela. Ordinanze annullate e nessuna misura cautelare imposta alle due donne che nelle scorse settimane sono state arrestate dai carabinieri, con l’accusa di averli aggrediti. In base a quanto ricostruito, avrebbero tentato di coprire la fuga del trentaduenne Gaetano Frasca. Si tratta della madre e della sorella. L’obiettivo dei carabinieri era proprio il fermo del giovane, ritenuto un presunto pusher. Le donne avrebbero tentato di ostacolarli, fino al punto di aggredirli. Dopo la revoca degli arresti domiciliari, però, il loro legale di fiducia, l’avvocato Enrico Aliotta, ha impugnato i provvedimenti davanti ai giudici del riesame di Caltanissetta. La difesa ha ridimensionato l’accaduto, mettendo in dubbio che le due indagate possano aver colpito i militari. Una linea che ha convinto i giudici. Frasca, invece, lascia il carcere e viene trasferito ai domiciliari, sempre in base a quanto disposto dai giudici del riesame.

I carabinieri hanno sequestrato hashish e sistemi per la pesatura che sarebbero stati nella sua disponibilità. Una terza donna, a sua volta presente nell’abitazione controllata e accusata di aver aggredito i carabinieri, ha scelto di contestare il provvedimento al riesame attraverso il legale Roberto Nastasi.

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