Due donne contro, minacce di morte e il ferimento con una lama: condannate
Gela. Minacce pesanti, anche di morte, e addirittura una giovane donna ferita con la lama di un taglierino nei pressi di una tabaccheria sul lungomare Federico II di Svevia. Il giudice Tiziana Landoni...
Gela. Minacce pesanti, anche di morte, e addirittura una giovane donna ferita con la lama di un taglierino nei pressi di una tabaccheria sul lungomare Federico II di Svevia. Il giudice Tiziana Landoni, a conclusione del giudizio scaturito da quei fatti, ha emesso condanne nei confronti di due donne, compresa quella ferita. Sono finite a processo per rispondere non solo delle lesioni ma anche delle minacce. Il pm Tiziana Di Pietro, nel corso della sua requisitoria, ha ricostruito i fatti. Tra le due non sarebbe corso buon sangue e l’incontro nei pressi dell’attività commerciale sul lungomare sarebbe stata l’occasione quasi per sfidarsi. La donna che usò il taglierino avrebbe anche millantato una sorta di impunità, a seguito del suo rapporto matrimoniale con un collaboratore di giustizia. “Diceva che a lei non avrebbero fatto niente – ha spiegato in aula l’altra imputata – perché era la moglie di un collaboratore di giustizia”.
Le difese, sostenute dagli avvocati Francesco Enia e Joseph Donegani, hanno tentato di ridimensionare le posizioni processuali di entrambe. Il giudice, però, ha emesso la condanna a nove mesi di reclusione nei confronti della donna che usò la lama e a quattro mesi per l’altra imputata (assolta invece dal reato di minaccia).
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