Due imprenditori edili dovevano pagare ai clan, gli ex vertici delle famiglie patteggiano

 
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Gela. Alla fine, hanno scelto di patteggiare davanti al giudice dell’udienza preliminare del tribunale di Caltanissetta. Tre patteggiano. I collaboratori di giustizia Francesco Vella e Marcello Orazio Sultano, già vertici di spicco di cosa nostra e stidda, insieme ad Alessandro Gambuto, erano accusati di aver messo sotto estorsione due imprenditori edili, negli scorsi anni impegnati in diversi cantieri. La richiesta di patteggiare la pena è arrivata dai difensori di fiducia, fra questi gli avvocati Cristina Alfieri e Angelo Tornabene. Il giudizio abbreviato, invece, è stato scelto dall’altro ex reggente di cosa nostra Rosario Trubia, a sua volta collaboratore di giustizia. Il gup si è riservato la decisione che dovrebbe essere comunicata già nelle prossime ore. Gli imputati, insieme ad altri esponenti delle famiglie di mafia locali, finirono al centro di un’inchiesta condotta dai magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Caltanissetta, incentrata appunto sulle messe a posto volute dai clan ai danni di tanti imprenditori locali.

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