Due riunioni in municipio, sindaco e commissione si ignorano ma i tagli alla sanità sono devastanti

 
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I vertici Asp dal sindaco

Gela. La sanità si sdoppia, almeno a Palazzo di Città. Prima, dal sindaco e, poi, dalla commissione. Non bastava un unico vertice, ma oggi ce ne saranno addirittura due. Il primo si è da poco concluso. Il sindaco Domenico Messinese ha pensato bene di incontrare nella sua stanza i nuovi vertici dell’Asp locale, sapendo comunque della convocazione che già era giunta ai manager dalla commissione sanità. Così, tutti intorno al tavolo di un sindaco, che poco meno di un anno fa protestava davanti all’ospedale Vittorio Emanuele, dopo aver inveito pubblicamente contro il ministro Beatrice Lorenzin (i due poi fecero pace quando Messinese decise di schierarsi alle regionali con gli alfaniani di Alternativa Popolare). Questa mattina, sono stati passati in rassegna i problemi principali della sanità locale, giusto per anticipare il vertice pomeridiano in commissione, al quale Messinese non è stato invitato. Al tavolo, c’era anche qualche consigliere comunale, compreso il capogruppo di DiventeràBellissima Vincenzo Cascino, che ha buoni contatti con l’assessore regionale Ruggero Razza e che da tempo sta cercando di fare da contatto tra il territorio e le stanze palermitane. Alla riunione hanno partecipato il nuovo commissario Asp Maria Grazia Furnari e il direttore sanitario del Vittorio Emanuele Liciano Fiorella. Da giorni, in città forze politiche e associazioni hanno ripreso a contestare i continui tagli imposti non solo al nosocomio di Caposoprano, ma più in generale a tutte le strutture sanitarie locali.

La denuncia dei sindacati. Nel pomeriggio, invece, gli stessi manager si siederanno intorno al tavolo della commissione comunale ambiente e sanità, presieduta dalla grillina Virginia Farruggia. Una riunione pianificata da tempo, pur senza sapere che il sindaco ne avrebbe approfittato per organizzare un vertice parallelo. Probabilmente, i manager Asp non potranno fare altro che ripetere le stesse cose già esposte questa mattina. Intanto, i sindacati rilanciano l’allarme. “A Gela Malattie infettive è chiusa dal 2016 – dicono quelli del Nursind – molti reparti necessitano di una totale ristrutturazione ed innovazione tecnologica, quanto quella strumentale. L’attività ambulatoriale è ridotta per la Cardiologia e per le visite cardiologiche, ecg, ecocardio, holter, e consulenze. Si vive alla giornata”.

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