Duro scontro tra il sindaco e gli ex lavoratori Tekra: “Siamo disperati”

 
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I lavoratori Tekra con il sindaco Domenico Messinese

Gela. Nuovi momenti di tensione sulla vicenda rifiuti. Ieri sera una ventina di lavoratori ex Tekra, licenziati lo scorso 28 febbraio, ha tentato di occupare il municipio. Il Comune era chiuso ma doveva essere riaperto per garantire la prima assemblea della Consulta giovanile, chiamata ad eleggere presidente e organismi direttivi.

Quando è tornato il sindaco Domenico Messinese sono state scintille. Gli animi si sono esasperati ed i toni sono diventati brutali. I lavoratori hanno gridato la loro rabbia e la loro disperazione al primo cittadino. Sono arrivati i vigili urbani e la polizia. Poi è tornata la calma ed il sindaco è rimasto a parlare con i lavoratori per oltre un’ora nelle scale dell’ingresso laterale del municipio. “Senza una nuova gara non posso assicurare nulla – ha detto Messinese – occorre attendere l’appalto della Srr per avviare un percorso. Capisco la rabbia dei lavoratori ma la realtà è chiara”.

I tempi non saranno brevi. La Srr dovrà definire il fabbisogno comune per comune e quello di Gela rappresenta una quota non indifferente. Poi occorre trovare la giusta copertura finanziaria ed entra in gioco la politica, con il braccio di ferro tra consiglio comunale e giunta sui costi del servizio.

Per la cronaca la riunione della Consulta giovanile si è poi tenuta presso la Pinacoteca ed Alario è stato eletto presidente. 

Intanto ieri si è tenuta una riunione straordinaria sull’emergenza rifiuti del coordinamento dei comitati di quartiere. “La presenza di numerosi cumuli in tutto il territorio di Gela rappresenta ormai un’emergenza non più sostenibile – ha sottolineato il coordinamento che ha  deliberato di avviare iniziative eclatanti di protesta già dalle prossime settimane qualora la giunta, e l’assessore all’ambiente, non si attiveranno per la rimozione dei cumuli e la pulizia della città”.

2 Commenti

  1. Vergognatevi! La città invasa da ratti, blatte, insetti, per non parlare dell’aria ormai irrespirabile. Lo capire che la città è già gravemente malata e non ha bisogno di altre emergenze? Fate schifo! Con quale coraggio ci domanderete di pagare la tassa sui rifiuti??? Maledetti!

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