“E’ un’area privata”, saltano scavi bagni ellenistici via Romagnoli: tagliati 100 mila euro

 
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Diversi ritrovamenti nell'area di via Romagnoli

Gela. L’importo complessivo previsto era di 100 mila euro. Tanto sarebbe servito per il completamento della campagna di scavo dei bagni ellenistici di via Romagnoli, a Caposoprano. Somme inizialmente stanziate attraverso i fondi del Patto per il Sud, destinati a finanziare interventi di valorizzazione del patrimonio archeologico. Gli scavi, però, non ci saranno e anche i 100 mila euro hanno già preso un’altra destinazione. L’intervento di via Romagnoli, insieme ad altri diciotto progetti previsti in diverse zone dell’isola, è stato definanziato. Le risorse complessive, che superano i 28 milioni di euro, sono state trasferite su altre voci di spesa e andranno a finanziare lavori e interventi nei teatri siciliani. La decisione, a fine febbraio, è diventata ufficiale con una delibera della giunta regionale. Lo stesso presidente Nello Musumeci, che è anche assessore ai beni culturali, ha avallato la proposta arrivata dagli uffici dell’assessorato all’economia, oltre che dai funzionari dell’assessorato ai beni culturali e all’identità siciliana. Gli scavi dei bagni ellenistici con mosaici saltano perché non sarebbe possibile organizzare i lavori. Sono previsti “su proprietà privata”, così scrivono i tecnici regionali negli atti allegati alla delibera definitiva. In quella zona, negli anni, sono sorti diversi complessi abitativi privati.

Intorno ai fondi del Patto per il Sud, dopo il definanziamento di trentatré milioni di euro destinati a progetti per la città, si è accesa una contesa che per mesi ha tenuto banco nel confronto tra l’amministrazione comunale e il governo regionale. Nonostante una sorta di tacito accordo, la giunta Greco ha comunque presentato ricorso al Tar per ottenere una pronuncia che dichiari l’illegittimità del taglio dei fondi.

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