Ecco come Eni ripristinerà lo skyline della bio-raffineria

 
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Nella foto: i dettagli delle demolizioni a vantaggio dello sky line

Gela. La raffineria di contrada Piana del Signore, come annunciato dal presidente Francesco Franchi, si alleggerisce delle trivelle, della torcia, della centrale termoelettrica e del camino Snox, liberando l’aspetto paesaggistico della città. Ecco di seguito, nei dettagli, gli interventi che si apprestano ad essere eseguiti.

IL CAMINO SNOX

I fumi provenienti dalle caldaie, dopo essere stati “depurati” nell’impianto SNOX, venivano espulsi attraverso una ciminiera alta circa 145 m. La ciminiera, del diametro massimo di circa 13 m., ha una canna interna in mattoni refrattari (peso stimato 1200 tonnellate) e una esterna in cemento armato (peso stimato 5100 tonnellate).

L’intervento, oltre alla demolizione della ciminiera, prevede anche lo smantellamento di condotti metallici e nastri trasportatori per circa 900 tonnellate di acciaio. La demolizione avverrà con modalità top-down, partendo dall’alto e scendendo via via verso terra. Sarà montata una struttura reticolare intorno alla ciminiera per raggiungere la quota massima e iniziare l’intervento con mini escavatori telecomandati, a vantaggio della sicurezza dei lavoratori.

LA CENTRALE TERMOELETTRICA

La centrale comprende tre caldaie a radiazione Breda B.W. di capacità 380 t/h. Ciascuna caldaia, di tipo “appeso” a una struttura metallica, ha uno sviluppo in pianta di dimensione 15,8×9,5 m e un’altezza pari a circa 35 m.

Saranno demoliti anche i degassatori/aeratori, i ventilatori, i riscaldatori aria “Ljungstrom”, gli elettrofiltri, le tramogge di stoccaggio, i condotti fumi e aria, il sistema di carico coke, il parco di stoccaggio con i relativi serbatoi e linee di distribuzione.

Si stima che al termine dei lavori verranno recuperate circa 12.000 tonnellate di materiali ferrosi.

LE STRUTTURE TRIVELLE

La struttura per trivelle si compone di tralicci in carpenteria metallica. La loro funzione è quella di sostenere e guidare un sistema di trivelle, costituito da aste a sezione circolare in acciaio al carbonio alle quali si ancorano le teste di perforazione, atte a frantumare il materiale contenuto proveniente dai forni sottostanti.

Le strutture si sviluppano per circa 45 metri di altezza, dalla quota 40 alla quota 85 metri dal piano campagna. Lo smontaggio avverrà dall’alto verso il basso.

LA TORCIA

Struttura metallica, alta circa 150 metri, situata all’esterno del perimetro del sito, in un’area demaniale in regime di concessione alla Raffineria di Gela. La demolizione della torcia avverrà per smontaggio e comprenderà anche le tubazioni annesse.

Per l’avvio dei lavori è necessario il nulla osta da parte dei numerosi enti competenti. Una volta ottenuto il parere favorevole della Regione Sicilia, verranno avviati i lavori, la cui durata è stimata in nove mesi.

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