Gela tra i parchi archeologici, La Spina: “Finalmente si può programmare”

 
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L'assessore Tusa durante l'incontro di ieri con il consiglio archeologico regionale

Gela.Finalmente un’occasione concreta per la città di tornare a valorizzare l’area archeologica senza che il direttore del museo debba elemosinare pulizia e manutenzione dei siti. Tecnici, archeologi ed associazioni che puntano alla valorizzazione dei beni archeologici della città, da anni aspettavano questa notizia, e cioè, che anche l’area archeologica di Gela ora è fra i siti a cui è stato dato il via libera all’istituzione dei parchi archeologici siciliani. Ieri a Palermo, il Consiglio regionale dei Beni culturali, presieduto dall’assessore Sebastiano Tusa, su delega del presidente Musumeci, ha espresso all’unanimità parere favorevole alla proposta di completare la formazione di tutti quelli previsti dalla legge regionale 20 del 2000. Una notizia accolta con grande entusiasmo dal direttore del museo, dagli archeologi, ma anche dai tanti appassionati di storia e archeologia che tanto lavorano per i siti della città. “Una grande notizia per la nostra città, ha affermato l’archeologo Giuseppe La Spina”. Sembra che fino ad un mese fa non c’erano certezze che l’area di Gela potesse finalmente essere inserita nella legge dell’istituzione dei parchi archeologici siciliani. Il parco, sarà gestito dal direttore del museo, che ora, finalmente, potrà programmare, interamente di mano sua, quanto necessario, di volta in volta, alla valorizzazione del patrimonio gelese. Nei prossimi giorni l’assessore Tusa firmerà i decreti di istituzione dei 15 Parchi mancanti alla completa attuazione della legge, oltre a quello di Gela, beneficeranno della legge 20 del 2000 anche: Parco di Catania, di Leontini, di Lilibeo – Marsala, delle isole Eolie, di Himera, di Solunto, di Monte Jato, di Camarina, di Cava D’Ispica, della Valle dell’Aci, di Morgantina, di Eloro – Villa del Tellaro, di Siracusa, di Gela e di Tindari. Il Parco di Pantelleria, già reinserito nel sistema dei parchi regionali nello scorso mese di settembre, si aggiungerà agli altri.

“Si tratta, afferma, a mezzo comunicato stampa, il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci – di un passaggio storico per i beni culturali della nostra Isola. Un traguardo che porta in dote enormi potenzialità per i nostri flussi turistici e che ci spinge a continuare su questa strada. Ed è per questo che, in un emendamento al collegato della legge finanziaria, prevediamo di destinare il 20 per cento delle entrate complessive dei Parchi quelli minori che hanno una insufficiente dotazione economica”.

Il Consiglio regionale ha, inoltre, ratificato l’istituzione del Parco archeologico di Segesta e di Piazza Armerina e ha condiviso la proposta di accorpamento dei Parchi di minore dimensione a cui si darà corso con provvedimenti successivi.

“Ringrazio il presidente Musumeci, dichiara, sempre attraverso un comunicato stampa, l’assessore Tusa, per avermi concesso piena fiducia nella conduzione di questo percorso e un particolare ringraziamento va a tutti i componenti del Consiglio regionale e al dirigente generale Alessandro per l’apporto di competenza e di passione che ha assicurato ai lavori. Sarà mia cura guidare un itinerario di pieno coinvolgimento dei governi del territorio, delle popolazioni locali, dell’associazionismo e della comunità scientifica, intorno al sistema parchi della nostra regione che ambisce a svolgere un ruolo da protagonista nel contesto del patrimonio culturale nazionale”.

6 Commenti

  1. Invito la redazione a documentarsi sui titoli che associate alle persone.
    Mi risulta che qualcuno non sia chi voi scrivete di essere!
    Non meno di poche settimane fa gli archeologi che operano sul territorio hanno segnalato che qualcuno si arroga un titolo che non gli compete e che non risulta abbia nemmeno raggiunto la laurea magistrale.

  2. Salve, solo un piccolo appunto. Il sig. La Spina non è un archeologo. Per il resto, si spera che quanto letto diventi realtà quanto prima: Gela lo merita.

  3. Egr signori Claroberto e Sebastiano mi sembra che il vostro intervento, volto a tentare di denigrare una persona perbene che ha tutti i titoli per potere dirà la sua in materiale di archeologia, dimostri solamente la vostra incapacità di sapere discernere tra le cose serie da quelle banali che evidentemente dimostra la vostra inconsistenza professionale. Ribadiamo che il dr. Giuseppe la Spina, non solo e laureato ma rappresenta una associazione a livello nazionale tra i più rappresentativi. Inoltre il dr La Spina e componente del consiglio generale nazionale ed è persona molto apprezzata per la sua professionalità. Pertanto vogliate essere persone che dimostrino, prima di offendere le persone sarebbe bene che vi accertasse sulle fonti che vi disinformano

  4. Caro Rocco, purtroppo l’invidia di certi personaggetti inutili e senza alcun peso ritorna spesso a vomitare stupidaggini qua e la a seconda di come gli rode.

    Certo è che bisognerebbe tener conto del fatto che per quanto uno possa sorvolare sulle stupidaggini di questi soggetti c’è un limite.

    Avevo già fatto una diffida ai 4 / 5 inopportuni tecnici/archeologi oggi in attivo presso gli scavi a Gela, ma è evidente che occorre fare sul serio con apposite denunce.

    Chissà che mettendo in gioco anche un po’di risparmi non gli venga subito in coscienza un po’di educazione

  5. Bene, il personaggetto inutile è uno degli archeologi che CON DIRITTO lavora presso i suddetti cantieri, quindi penso di avere abbastanza peso in materia… Visto che faccio parte dei 4/5 inopportuni archeologi presenti in cantiere, prenderò i miei provvedimenti. Della diffida ne parleremo presso le opportune sedi legali. In merito all’educazione, penso che te ne ricorderai quando perderai un po’ dei tuoi risparmi per difenderti dal millantato credito. A presto…

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