Emergenza a Farello, fango e strutture che cedono: Giudice, “non è cambiato nulla”

 
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I cedimenti interni

Gela. Dopo un mese e con la festività dei defunti ormai archiviata, a Farello non è cambiato proprio nulla. L’area di accesso è sempre ridotta ad un acquitrino e diverse strutture interne cedono vistosamente, anche a causa delle precipitazioni di queste settimane. Il consigliere comunale Paola Giudice solleva ancora una volta il velo su troppe carenze, anzitutto amministrative e di programmazione. Ieri, si è recata a Farello e le foto scattate sono decisamente eloquenti.

L’area di accesso a Farello

“Un mese fa sono stata redarguita, quasi fossi stata distratta, per non essermi accorta che era tutto sotto controllo e che gli interventi erano già stati programmati e sarebbero stati ultimati prima delle festività dedicate ai defunti. Nulla di tutto questo, ovviamente – dice Giudice – non solo non è stato fatto nulla, sono le immagini a parlare, ma la situazione continua a peggiorare da un lato per il maltempo che è condizione fisiologica e normale nella stagione invernale, ma soprattutto per l’assoluta mancanza di programmazione di breve e lungo periodo. Mi spiace ribadirlo ma una società civile si basa anche sul rispetto nei confronti dei nostri cari defunti e dei vivi che vanno a fargli visita”. Per il consigliere, l’amministrazione comunale forse è troppo impegnata su un versate politico, che poco interessa alla città. “Se si perdesse meno tempo a polemizzare con chi osa far notare ciò che non va – continua – ne gioverebbe di certo la città perché delle poltrone, degli incarichi e delle presunte crisi di governo, non importa a nessun comune cittadino. Di vivere dignitosamente, invece, importa eccome”.

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