Emergenza rifiuti, organico trasferito fuori Regione: “Altrimenti resterebbe in strada”

 
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Gela. L’emergenza rifiuti è ormai conclamata e non si riesce più a trovare collocazione per conferire integralmente la frazione dell’organico. Con i cumuli che iniziano a formarsi in strada, a Palazzo di Città è stato deciso di attivare soluzioni d’urgenza. Una parte consistente dell’organico (probabilmente almeno 400 tonnellate mensili), verrà trasferita fuori Regione. E’ stata siglata un’intesa con la società Dusty srl, intermediaria per far giungere i rifiuti in impianti presenti fuori dalla Sicilia. In base ai dati in mano ai tecnici del settore ambiente del municipio, mensilmente vengono prodotte in città almeno 800 tonnellate di organico, ma solo 400 riescono a trovare collocazione in sistemi del territorio. Almeno 250 tonnellate finiscono negli impianti privati di Kalat, a Caltagirone, e Raco, a Belpasso; altre 150 tonnellate, invece, nel compostaggio Ato di Brucazzi. Rimangono 400 tonnellate che a questo punto finiranno fuori dalla Sicilia, piuttosto che sparse in strada. L’organico destinato a lasciare l’isola, già dalla prossima settimana, avrà come punto di riferimento l’ex autoparco comunale, lungo la statale 115 Gela-Vittoria. Attraverso una rampa provvisoria, che è stata autorizzata dal settore ambiente del municipio, verranno effettuate tutte le operazioni di trasbordo dei rifiuti, dai mezzi della Tekra a quelli della Dusty srl, che poi provvederà a trasferirli. I lavori per realizzare la rampa sono stati affidati, con chiamata diretta, alla società Novambiente srl, per un totale di 35 mila euro. Il sistema per lo smaltimento dell’organico non riesce a stoccare tutti i quantitativi prodotti in città e anche l’impianto di compostaggio di Brucazzi, nonostante l’ordinanza firmata dal sindaco Lucio Greco (che ha contrariato tutti gli altri sindaci dei Comuni dell’ambito), potrà gestire il surplus, in via eccezionale, solo fino a venerdì.

Sarà poi necessario un ulteriore stop tecnico, come già comunicato dagli uffici dell’Ato ambiente Cl2, così da assorbire il sovraccarico. Per evitare il collasso e i rifiuti in strada a tempo indeterminato, l’unica soluzione individuata è stata il trasferimento fuori Regione. Allo stato, non sono noti i costi dei “viaggi” che porteranno i rifiuti al di là dello Stretto.

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