“Emergenze a Comunelli e Disueri”, campagne senza acqua: vertice con la Regione

 
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La riunione si è tenuta con il collegamento del dirigente regionale Foti

Gela. Pochi giorni fa, l’ennesimo sversamento dell’acqua della diga Disueri, finita in mare. Il sindaco Lucio Greco e l’assessore Cristian Malluzzo, dopo diverse richieste degli operatori del settore e di tanti agricoltori, hanno ottenuto un incontro con i funzionari della Regione, che ha la competenza esclusiva sulle dighe del territorio. Alla riunione, ha preso parte l’agronomo Piero Lo Nigro, che segue le vicende delle infrastrutture che faticano a fornire acqua alle campagne locali. L’amministrazione comunale parla di disservizi delle tre dighe dovuti “a venti anni di mancate manutenzioni ordinarie e straordinarie”. Il confronto si è svolto con il collegamento, in remoto, del dirigente generale del dipartimento acqua e rifiuti Calogero Foti e di Salvatore D’Arma (per il Consorzio di bonifica). “Ci sono interventi che richiedono tempo, altri che si possono fare subito. Prioritario è risolvere la questione dei fanghi presenti a Comunelli – ha detto Lo Nigro – e porre rimedio alle criticità della diga Disueri, che da due anni non eroga acqua a causa di un’interruzione nella condotta intermedia, rendendo veramente critica la situazione per le campagne circostanti. Pensare a questo problema significa pensare al futuro della città ed è un bene che questa amministrazione se ne stia facendo carico, provando a colmare decenni di lacune da parte del mondo politico regionale”. Nonostante le polemiche di questi giorni, che si sono concentrate sul suo ruolo politico, l’assessore Malluzzo sta comunque cercando di avere risposte da Palermo, per un settore, quello dell’agricoltura, che da anni soffre per una costante crisi, dovuta anzitutto alle infrastrutture che non ci sono. “Abbiamo chiesto come sia meglio intervenire sulle tre dighe – ha spiegato – anche perchè andiamo verso la stagione estiva che comporta un alto rischio siccità. L’eliminazione dei fanghi è essenziale, visto che questa presenza non permette di conservare acqua. Chiederemo agli enti preposti un cronoprogramma di interventi per risolvere una volta per tutte questo problema, oltre a cercare di capire che fine abbia fatto l’appalto da 20 milioni per la sponda sinistra della diga Disueri, problema che si trascina dal lontano 2004. Non solo. Diverse sono le gare per la messa in sicurezza delle dighe mai partite, sebbene con importi di piccola entità, e vorremmo capirne la ragione”.

Un nuovo incontro si terrà tra due settimane e tanti agricoltori attendono risposte. L’acqua nelle campagne locali rischia di diventare un drammatico miraggio. “Questo primo confronto – ha spiegato il sindaco Greco – arriva dopo una serie di nostre sollecitazioni al Dipartimento Regionale per l’acqua e i rifiuti. Stiamo parlando di problemi estremamente datati, ma che ho voluto mettere al centro dell’agenda della mia amministrazione. Stiamo tracciando un primo quadro generale dello stato dell’arte di tutti gli invasi del territorio locale e la situazione è davvero difficile. Agli agricoltori, però, vorrei dire che siamo seriamente consapevoli di dover dare risposte concrete al comparto. Per cui ben venga questo primo incontro interlocutorio, che servirà ad avviare una ricognizione complessiva per poi capire quali interventi la Regione, che è l’ente gestore, e il Consorzio possono iniziare a fare per scongiurare una nuova emergenza siccità. Chiusa la fase industriale, l’agricoltura è la prima fonte di reddito in città, quindi è nostra intenzione andare avanti bene su questo percorso”. Ad oggi, un ruolo di priorità economica per l’agricoltura non c’è mai stato e spesso il comparto è finito nel dimenticatoio, con tutte le conseguenze che oggi sono vere emergenze.

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