Emissioni dall’Eni, un tecnico: “Alte concentrazioni di idrocarburi non metanici”

 
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L'area della raffineria Eni di contrada Piana del Signore

Gela. Un monitoraggio ambientale protrattosi per quasi un anno, attraverso due postazioni mobili, una collocata nell’area ex Asi di contrada Brucazzi, l’altra nei pressi del tribunale. “In quel periodo, era il 2011 – ha detto un tecnico di Arpa Sicilia sentito in aula davanti al giudice Tiziana Landoni – abbiamo registrato dati che non superavano le soglie di legge. La concentrazione più preoccupante era quella degli idrocarburi non metanici. In questo caso, però, la normativa non prevede limiti massimi non superabili”. A processo, ci sono manager e tecnici Eni. Si tratta di Bernardo Cssa, Alfredo Barbaro e Michele Viglianisi, accusati di non aver adottato le necessarie misure di prevenzione per evitare la presunta emissione in atmosfera di sostanze pericolose. L’indagine, condotta dai pm della procura e dai militari della capitaneria di porto, partì dopo le segnalazioni giunte dai titolari della società Meic Services, che gestisce un impianto di distribuzione di carburanti proprio a ridosso della fabbrica Eni.

Il monitoraggio dell’Arpa. “Dalle attività svolte – ha proseguito il tecnico di Arpa rispondendo anche alle domande del pm Gesualda Perspicace – siamo giunti alla conclusione che le emissioni, a partire da quelle di idrocarburi non metanici, arrivavano dallo stabilimento Eni. E’ una conclusione che abbiamo tracciato, basandoci anche sullo studio della direzione dei venti. Il traffico veicolare non ha inciso”. Gli imprenditori della Meic Services non sono più parti civili nel procedimento. Rimangono in giudizio, invece, il Comune, con l’avvocato Ornella Crapanzano, il Ministero dell’ambiente e la Regione, con il legale Giuseppe Laspina, le associazioni Aria Nuova, Amici della Terra e Legambiente, con gli avvocati Giovanna Zappulla, Joseph Donegani e Antonino Ficarra. I difensori degli imputati, gli avvocati Gualtiero Cataldo, Piero Amara e Alessandra Geraci, hanno puntato soprattutto sulle percentuali riscontrate nel monitoraggio, che come ammesso dal tecnico Arpa, non avrebbero superato le soglie massime. Nuovi testimoni verranno sentiti nel corso della prossima udienza.

1 commento

  1. Visto che non sono stati superati i limiti di Legge dove sta il reato?????
    Si spendono soldi pubblici e non e si celebra un processo per fare cosa?

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