Eni-Comune, accordo definitivo per banco alimentare: “Aiuto per 8 mila persone”

 
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Il presidente di raffineria Francesco Franchi e il sindaco Lucio Greco

Gela. La prima intesa risale a tre anni fa. Negli ultimi giorni, la giunta ha ratificato l’accordo quadro definitivo per dare vita in città ad uno dei più importanti centri di stoccaggio e distribuzione di derrate alimentari, destinate a chi è più in difficoltà. Palazzo di Città ha deciso di condividere la strada con le società del gruppo Eni. Il progetto prevede la riqualificazione di un’ampia ala dell’ex mattatoio comunale, che diventerà il centro per la gestione e la distribuzione delle derrate alimentari. Un passo che l’amministrazione comunale ed Eni (Enimed, Enirewind e Raffineria di Gela), stanno muovendo insieme alla Fondazione banco alimentare onlus. Le carte dell’intesa, prevedono che proprio la Fondazione avrà in gestione la struttura dell’ex mattatoio, per un periodo di almeno dieci anni. I lavori invece verranno coperti da Eni ed eseguiti attraverso Enimed, per un totale di 370 mila euro. Il sindaco Lucio Greco, la sua giunta e i manager del cane a sei zampe, richiamando anche il protocollo di intesa di sette anni fa, ritengono strategico realizzare un punto di riferimento a supporto dei nuclei familiari più in difficoltà e che non sempre riescono a raggiungere la sussistenza alimentare. In base ai dati forniti e indicati nelle prime carte dell’accordo, i cittadini con bisogni di assistenza alimentare potrebbero arrivare ad 8 mila (muovendosi in una sfera che va da 5.800 a 7.900).

Il centro di stoccaggio e distribuzione di viveri e derrate alimentari, anche con la collaborazione delle associazioni del territorio, rappresenterebbe una svolta importante, facendo nascere un vero hub alimentare. L’accordo prevede la costituzione di un comitato tecnico, che effettuerà attività di controllo e monitoraggio sui lavori e su tutte le attività amministrative connesse. Ora, c’è l’accordo definitivo, che sembra rientrare in un dialogo sempre più ampio, a livello istituzionale, da tempo partito tra l’amministrazione comunale ed Eni.

1 commento

  1. Se il comitato tecnico che si occuperà del controllo dello svolgimento delle attività di costruzione della opera,
    Sarà costituito da dirigenti comunali
    Quell opera non la vedremo mai.
    Per fortuna che il progetto e la costruzione della opera sarà di competenza eni

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