Eni e Banco alimentare firmano un accordo, aiuto anche per cinquemila famiglie in città

 
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Gela. E’  stato  firmato in città un accordo di cooperazione per l’attuazione di un progetto finalizzato a consolidare e potenziare le attività di recupero e la distribuzione delle eccedenze alimentari alle persone in stato di bisogno in Sicilia ed in particolare nell’area locale. A siglarlo la Fondazione Banco Alimentare Onlus, il Banco Alimentare della Sicilia Odv ed Eni, tramite le sue controllate EniMed, Raffineria di Gela e Eni Rewind. Un’iniziativa per il territorio e le comunità che si pone l’obiettivo di contrastare lo spreco alimentare e di supportare i bisogni primari degli individui e delle famiglie più vulnerabili attraverso lo sviluppo coordinato di iniziative di comune interesse. In continuità con le precedenti iniziative l’accordo prevede il rafforzamento della catena logistica di Banco Alimentare della Sicilia Odv che opera dal 1998 recuperando e distribuendo derrate alimentari in sette province siciliane (Agrigento, Caltanissetta, Catania, Enna, Messina, Ragusa e Siracusa). Nello specifico, Eni contribuirà all’implementazione dei servizi di logistica e trasporto a sostegno delle organizzazioni partner territoriali coinvolte nel territorio locale per rendere maggiormente inclusivi i territori dove le organizzazioni operano nell’accoglienza e nell’accompagnamento di persone in difficoltà.

Il progetto, che avrà una durata di dodici mesi, prevede il recupero e la distribuzione di circa 10.000 tonnellate di alimenti sul territorio siciliano che raggiungeranno le fasce più bisognose della popolazione sul territorio ovvero 152.000 beneficiari finali di cui 5.000 a Gela. Eni ha una presenza consolidata a Gela e opera mediante le sue Società controllate instaurando un forte rapporto con il territorio anche attraverso lo sviluppo di progetti a favore della comunità. Banco Alimentare è una rete di 22 organizzazioni presenti in tutte le regioni d’Italia che nasce nel 1989 con lo scopo di recuperare le eccedenze dalla filiera agro-alimentare a scopo sociale e redistribuirle a circa 7.600 organizzazioni partner territoriali che accolgono quasi 1.700.000 persone in difficoltà. Nel 2022 Banco Alimentare ha distribuito 112.7070 tonnellate di alimenti, di cui 44.000 tonnellate salvate dallo spreco che equivalgono a 93.451 tonnellate di CO2 evitate e non emesse nell’ambiente.

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