Gela. Non c’è una smentita ufficiale, ma da Eni sembrano del tutto ridimensionare l’eventuale progetto di partnership con Ghelas, nel settore rifiuti. L’annuncio di un’eventuale corsa ad una nuova società, pubblico-privata, con il cane a sei zampe al 49 per cento, il sindaco Lucio Greco l’ha messo sul tavolo in consiglio comunale, durante la seduta monotematica sul futuro della municipalizzata. I manager Eni sembrano non aver gradito troppo e fanno sapere, seppure non ufficialmente, che quello dei rifiuti non è un “core business” di riferimento. Probabilmente, qualche interlocuzione tra il primo cittadino e i vertici dell’azienda c’è stata, ma senza nulla di concreto. Greco si è giocato la carta a sorpresa anche per tenere a bada una maggioranza, che soprattutto su Ghelas avrebbe potuto fare le bizze.
In ogni caso, anche se la multinazionale è piuttosto fredda, il sindaco non rinuncia al tentativo. “Si è sempre parlato di idea progettuale – dice – da approfondire e valutare da un punto di vista tecnico e normativo. La normativa in materia di gestione rifiuti passa da una cornice regionale e nazionale. Confido che l’interlocuzione possa continuare. Eni sa fare impresa in maniera eccellente. Continueremo a lavorare in questa direzione. Spero che al di là delle incomprensioni possa esserci un ripensamento anche da parte loro. Non è un caso che Eni sia impegnata in diversi progetti in materia di rifiuti. Credo si possa riprendere a dialogare”. Almeno nel breve periodo, sembra difficile che il cane a sei zampe possa correre al capezzale di Ghelas. Il progetto prospettato dal sindaco non ha convinto per nulla un’opposizione che ha subito parlato di mosse amministrative fin troppo “Enicentriche”.
Nel corso del pomeriggio, Eni ha precisato che “ad oggi non è stato presentato dal Comune di Gela alcun progetto inerente la gestione dei rifiuti o per la costituzione di società”.
