Eni pagherà gli stipendi arretrati agli operai Turco? Parte la protesta anche a Priolo

 
0
I dipendenti Turco per giorni in protesta a Priolo (foto Siracusapost)

Gela. Aspettano risposte, sia dalla proprietà di Turco Costruzioni sia da Eni. Questa mattina, gli operai dell’azienda edile si sono nuovamente radunati davanti all’ingresso principale della fabbrica di contrada Piana del Signore, ma anche nei pressi degli uffici amministrativi del cane a sei zampe. Vogliono capire se le mensilità arretrate possa pagargliele Eni. I vertici di Turco avrebbero già fatto avere ai funzionari della multinazionale tutte le buste paga, di modo da favorire la procedura. Negli scorsi giorni, Eni ha bloccato i contratti che la legavano proprio a Turco Costruzioni, dopo mesi di una lunghissima vertenza e un durc non regolare. Una vicenda che è approdata, per l’ennesima volta, pure in prefettura a Caltanissetta. Gli operai, in attesa degli stipendi, spingono per un eventuale licenziamento, che gli consenta di guardare ad altre aziende. Gli imprenditori di Sicindustria hanno aperto uno spiraglio. Si potrebbero individuare aziende disposte ad assorbire i lavoratori.

Protesta anche a Priolo. Al momento, però, non c’è nulla di concreto. L’unica cosa certa, invece, è il propagarsi della protesta. I dipendenti dell’azienda edile, per anni tra le principali di tutto l’indotto Eni, si sono fermati anche nel sito di Priolo Gargallo, nel siracusano, bloccando l’ingresso e l’uscita dei carichi, destinati alla fabbrica Versalis.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here