“Senza soldi domani non opero”, corsa contro il tempo per salvare Sebastiano

 
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Sebastiano ed il papà in una delle foto postate sulla pagina "Aiutiamo Sebastiano"

Gela. La grande gara di solidarietà, partita sui social per aiutare Sebastiano Quattrocchi, che lo scorso 9 ottobre ha iniziato la sua battaglia per la vita, potrebbe non bastare.

Sebastiano si trova da alcuni giorni a Sidney insieme al padre Giovanni. Domani dovrebbe essere operato al cervello per asportare un raro tumore. Per poter intervenire servivano quasi 100 mila euro che la famiglia di Giovanni, grazie alla sensibilità di migliaia di persone in tutta Italia, Gela compresa, ha raccolto.

Oggi però l’amare sorpresa. Lo specialista che domani dovrebbe operare ha detto che occorrono circa 120 mila euro, quasi trentamila euro in più rispetto a quanto raccolto attraverso donazioni spontanee. Se quei soldi non arriveranno entro mezzanotte Seby non sarà operato.

Il padre ha provato a chiedere un ulteriore prestito bancario. C’è la disponibilità dell’istituto bancario contattato ma occorre la presenza fisica di Giovanni Quattrocchi a Catania. E con 27 ore di volo è impossibile completare la pratica e tornare a Sidney.

Ecco perché Giovanni ha lanciato l’ennesimo appello sulla sua seguitissima pagina face book “Aiutiamo Sebastiano”. Queste le sue parole…” Adesso lo posso dire… Siamo a un passo della vita. Aiutateci…. vi supplico!”.

Prima di partire per l’Australia Sebastiano a Milano è stato visitato da Jolanda Abbate, e attraverso una diretta face book ha ringraziato Gela e tutti quei gelesi che lo hanno sostenuto.

Serve l’ultimo sforzo. A Sidney, al “The Centre for Minimally Invasive Neurosurgery” deve sottoporsi ad un intervento chirurgico decisivo. Sui social si è attivata la raccolta fondi.  Oltre al canale social, sarà possibile donare attraverso un bonifico bancario.

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