Enzo Pepe: processo senza il corpo del reato

 
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MESSAGGIO POLITICO A CURA DEL COMMITTENTE

Gela. In questi giorni sta girando su facebook una conversazione, avvenuta qualche giorno fa, in cui Domenico Messinese,

di cui si vocifera sia ancora il sindaco di Gela, dà giudizi pesantissimi su Enzo Pepe, ritenendolo indegno del passo che sta per fare, che, come è noto, è quello che lo vede candidato alle imminenti elezioni regionali. Motivazione? Messinese lo ritiene inconsistente dal punto di vista politico.

Evidentemente non sa proprio nulla del passato politico di Enzo Pepe. Se il giudizio su un uomo viene formulato in base ad una trasmissione televisiva, allora dico che forse Messinese ha preso una grossa cantonata. Intanto, gli faccio presente che niente è più fuorviante come il chiedere ad un candidato di snocciolare i punti del suo programma.

Innanzitutto perché i programmi vengono stilati dai leader, e nel caso attuale, da Nello Musumeci, ai quali si conformano quelli dei singoli candidati. La politica è consuntivo e non pirotecnici e utopistici programmi di cui abbiamo anche recentemente avuto esempi eclatanti.

Eppure, se Messinese avesse avuto la bontà di dare una sbirciatina ad alcuni dei miei articoli, probabilmente non si sarebbe abbandonato a considerazioni di così bassa lega. Messinese si è mai chiesto perché, e come mai, Enzo Pepe continua ad avere un così ragguardevole seguito di persone, di cui tanti stimati professionisti? Senza contare il fatto che, assieme all’avvocato Lucio Greco e ad alcuni amici, Enzo Pepe ha saputo creare un granitico gruppo di teste pensanti quale non se ne vedeva da tempo immemorabile nel panorama politico, persino provinciale.

Né si può dire che Enzo Pepe abbia mai avuto accesso alla stanza dei bottoni e, perciò, abbia potuto gratificare con prebende o qualcos’altro i suoi seguaci. Enzo Pepe, e Messinese dovrebbe saperlo, non ha mai ricoperto ruoli che gli consentissero di dimostrare il suo talento politico. Eppure tanto di buono ha saputo fare. Suggerisco a Messinese di leggere qualche mio intervento per venirne a conoscenza.

Certo, Enzo Pepe non è così sprovveduto da entrare nei dettagli di ciò che ha in mente di fare una volta eletto, per non dare la possibilità a qualche suo concorrente di fare il copia e incolla. Enzo Pepe è l’uomo del fare. Il suo cervello è sempre in ebollizione. La sua storia personale è lì a dimostrarlo. Ha saputo creare lavoro e tanto altro ne darà ancora sia a Gela che fuori provincia. Non si è accontentato di avere uno studio dotato di strumenti assolutamente all’avanguardia, ma sta approntando una nuova struttura avente come finalità di porre l’odontoiatria gelese all’attenzione dell’utenza, non solo isolana, ma dell’intera Penisola.

Per quanto riguarda il turismo, l’agricoltura, la pesca e le fonti rinnovabili, qualcosa ha fatto trapelare sia alla convention del 14 ottobre scorso sia attraverso i miei articoli. In politica, non tutte le idee, per quanto geniali, possono concretizzarsi automaticamente nelle realizzazioni sognate. Io credo maggiormente nell’uomo che negli sterili programmi, spesso roboanti quando non fumosi. E, per fare due esempi pratici, ricordo che Enzo Pepe, in qualità di consigliere provinciale, seppe portare a buon fine, e persino a stretto giro di posta, e grazie anche ai buoni uffici dell’allora presidente prof. Filippo Collura,  la richiesta di elargizione di due milioni di euro a fondo perduto agli agricoltori gelesi che, nel 2004, avevano subito gravissimi danni a causa di eventi calamitosi.

Il secondo esempio che sto per fare riguarda, invece, la programmazione del piano triennale delle opere pubbliche, allora presidente della Provincia, Pino Federico. Bene, Enzo Pepe fece inserire in questo piano triennale la costruzione di un campo di atletica leggera dalle parti del kartodromo, o comunque in un posto che fosse facilmente accessibile, non solo all’utenza gelese, ma anche a quella di Butera e Niscemi. Il progetto è stato poi affossato da chi aveva il potere di decidere sulle priorità. Come vede, non tutto dipende dalle idee, dalla volontà, dalla caparbietà del soggetto nel voler raggiungere un obiettivo.

E, ora, un appunto: ancora oggi, la politica gelese, di cui Messinese è il maggiore esponente, non comprende quanto importante sia, per una comunità, un campo di atletica leggera, nonostante che io ne abbia più volte, in passato, messo in evidenza la necessità, la sacralità, il valore sociale nonché simbolico (Non siamo figli dell’antica Grecia?). Per il resto dell’attività politica di Enzo Pepe, Messinese può attingere notizie dall’archivio della Provincia. E allora, Messinese è ancora convinto dell’indegnità di Enzo Pepe di candidarsi per le prossime elezioni regionali?

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