Gare sui rifiuti deserte, esposto di Aria Nuova: due procedure senza offerte

 
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Gela. In attesa dell’esito del terzo bando pubblicato per l’affidamento del servizio breve, da un anno, di raccolta e smaltimento rifiuti, tanti sospetti sulle due procedure andate deserte vengono mossi in un esposto. L’associazione “Aria Nuova” ha scritto alla procura di Catania, a quella di Gela e al comando della guardia di finanza. Il presidente Saverio Di Blasi ritiene che quanto accaduto fino ad ora possa essere la conseguenza diretta di presunti “illeciti”. Nell’esposto, si fa la cronistoria del servizio rifiuti locale, puntando l’attenzione sulle inchieste che nel tempo sono state portate avanti. Non a caso, viene indicata l’indagine madre “Munda mundis”, che accertò il forte interesse delle organizzazioni criminali locali nel settore. Secondo Di Blasi, nonostante le indagini del passato, l’appalto rifiuti sarebbe ancora al centro di interessi poco chiari. Le due procedure di gara andate deserte, questo emerge dalle carte dell’esposto, sarebbero da collegare a possibili manovre che i magistrati dovrebbero approfondire. Allo stesso tempo, per l’esponente dell’associazione ambientalista manchevolezze emergerebbero nello stesso lavoro svolto dai pm locali. In base a quanto sostenuto nell’esposto, la proroga che si sussegue da anni in favore di Tekra sarebbe “illegale”, perché in violazione della normativa che regola il settore. I sindaci della Srr4, dopo le due gare deserte, hanno autorizzato una gara per lotti territoriali, con quello che riguarda il territorio di Gela che supera quota sei milioni di euro.

Le anomalie delle due gare senza alcuna offerta sono state esposte al prefetto di Caltanissetta Cosima Di Stani. Negli scorsi mesi, il presidente della Srr4, il sindaco di Riesi Salvatore Chiantia, ha voluto incontrare il prefetto, così da metterla a conoscenza delle procedure e degli esiti.

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