Escrementi di topi nella mensa del carcere, i pasti arrivano con il catering

 
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Gela. Escrementi di topi sono stati rinvenuti all’interno della cucina del carcere penitenziario di contrada Balate. Per due giorni si è rivelato necessario ricorrere al servizio catering per garantire l’erogazione dei pasti ai detenuti. “Ieri – assicura Gabriella Di Franco, direttore della struttura penitenziaria – la situazione è tornata alla normalità”. A lanciare l’allarme è stata la segreteria regionale dell’Osapp che con il segretario Rosario Di Prima ha invocato “un intervento immediato dei carabinieri del Nas di Ragusa” e una verifica sia ai tecnici dell’unità operativa complessa Igiene degli Alimenti dell’Azienda sanitaria provinciale di Caltanissetta che alla Procura di Gela e ai vertici Regionali e Nazionali del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria. Il segretario regionale dell’Osapp parla di “carenti condizioni igieniche sanitarie della mensa di servizio per il personale di polizia penitenziaria della casa circondariale di Gela”.

“Tale richiesta è stata necessaria perché sono stati trovati insetti ed escrementi di topo nel piano cottura e nei locali della mensa obbligatoria del carcere – sottolinea Rosario Di Prima – Se in un primo momento è stata sospesa l’attività di cottura e distribuzione dei cibi con pranzi sostitutivi, del tutto discutibili per la qualità e le quantità, immediatamente dopo con una semplice sommaria pulizia dei locali è stato ripristinato il servizio di cottura e distribuzione dei cibi da parte del personale della ditta che ne cura il servizio. Seppur in presenza di testimonianze dirette da parte del personale, oltre che dal comandante di reparto che ha confermato la presenza nei locali cucina e mensa di escrementi animali, al personale di polizia penitenziaria è stato distribuito il pasto sostitutivo dai locali cucina della Mos e agli stessi è stato fatto consumare il pasto negli stessi locali ove erano stati trovati i predetti escrementi. Esprimiamo preoccupazione per la salute del personale che quotidianamente fruisce del servizio mensa proprio, per le condizioni igieniche sanitarie e per la qualità dei cibi e, i locali dove di consumano i pasti”. Il direttore, Gabriella Di Franco, replica alle accuse precisando che “sono stati trovati, come accade anche nelle case private, escrementi forse di topo. Abbiamo chiesto all’impresa incaricata di intervenire. Non voglio minimizzare – sottolinea – Di sicuro siamo intervenuti celermente con un intervento di sanificazione e bonifica curato dal personale dell’impresa che ha l’appalto. La derattizzazione ha interessato, in via precauzionale, anche il resto della struttura. Per ovviare i disagi al personale l’impresa ha trovato una soluzione alternativa nell’erogazione dei pasti”. La situazione sarebbe tornata alla normalità ieri. 

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