Esiste un vero clan Alferi? E’ scontro tra difesa e giudici: la corte ricusata in aula

 
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Gela. Il collegio ricusato dagli avvocati difensori degli imputati che, stando alle accuse mosse dai magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Caltanissetta, avrebbero fatto parte del gruppo criminale retto da Giuseppe Alferi.

Giudici ricusati. Così, nel corso del giudizio d’appello successivo alle condanne dello scorso giugno emesse a carico dei presunti esponenti del clan, arriva la presa di posizione delle difese. Gli avvocati Giacomo Ventura, Maurizio Scicolone e Vincenzo Vitello, infatti, davanti al rigetto della loro richiesta d’astensione formulata proprio nei confronti della corte presieduta da Sergio Nicastro, hanno ricusato l’intero collegio composto anche dai giudici Miriam D’Amore e Giovanni Tomaselli. Gli stessi giudici che, secondo gli avvocati di difesa, avrebbero già emesso precedenti verdetti a carico di alcuni degli imputati. Il confronto tra i giudici e i legali è partito con la richiesta d’astensione formulata dall’avvocato Cristina Alfieri. Il suo assistito, infatti, sarebbe già stato giudicato, in un procedimento davanti al tribunale delle misure di sorveglianza, dai magistrati adesso componenti della corte d’appello. In quel caso, nella decisione emerse l’esistenza di un presunto gruppo mafioso retto da Giuseppe Alferi. Un punto contestato proprio dalle difese che hanno sempre escluso l’esistenza di una cosca mafiosa con vertice lo stesso Alferi. Quindi, i giudici vanno ricusati. La decisione sulle richieste difensive dovrebbe arrivare alla prossima udienza fissata per il 21 aprile.

Dure condanne in primo grado. In primo grado, condanne scattarono anche per Nunzio Alferi, Maria Azzarelli, Vincenzo Azzarelli, Carmelo Alferi, Sebastiano Alferi, Gaetano Alferi, Luigi Nardo, Orazio Pirone, Giuseppe Biundo, Vincenzo Burgio, Giuseppe Caci, Francesco Giovane, Rosario Moscato, Paolo Vitellaro, Fabio Russello e Giuseppe Palmieri. Assoluzione, invece, per Antonella Bignola e Angelo Pirone. Nel pool di difesa, ci sono anche gli avvocati Davide Limoncello, Michele Micalizzi, Giovanna Zappulla, Nicoletta Cauchi, Riccardo Lana, Giovanni Lomonaco e Margherita Genco. Parti civili si sono costituiti gli imprenditori che sarebbero finiti al centro delle richieste estorsive e del sistema organizzato dal gruppo Alferi, soprattutto quelli impegnati nei cantieri per la costruzione di complessi abitativi lungo l’area di via Butera. Sono rappresentati in giudizio dagli avvocati Joseph Donegani, Vittorio Giardino, Fabio Fargetta e Giuseppe Zampogna. Parte civile, con l’avvocato Vania Giamporcaro, si è costituito Emanuele Cascino, ex fedelissimo di Giuseppe Alferi e ora collaboratore di giustizia.

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