Esplode la web serie Tutte le ragazze con una certa cultura, è Argentero il primo fan

 
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Gela. Le web series, queste sconosciute? No affatto. Anzi, all’epoca dei digitali nativi sembra che stiano soppiantando quelle televisive in termini di preferenza.

A scommetterci, il cast di Tutte le ragazze con una certa cultura, web serie d’amore scritta da Roberto Venturini  la cui realizzazione vede la partecipazione siciliana del regista Felice V. Bagnato e del gelese Paolo Ravalli nelle vesti di direttore della fotografia.

 A partire da oggi, la serie sarà visibile su Twitter,  Facebook e Megatube, il primo multi channel  di Youtube sostenuto da Enrico Silvestrin Luca Argentero, direttore artistico e primissimo  fan ufficiale di Tutte le ragazze.

Un intrattenimento digitale diviso in otto episodi, dalla durata complessiva di settanta minuti circa; l’intera serie è un racconto comico e spietato, incentrato sulla generazione Bimbumbam,  la classe 80 alle prese con relazioni umane e sentimentali puntualmente compromesse  dalle stesse etichette e definizioni dietro cui, in realtà, si cela.

Interpretati dai bravissimi Daniel Terranegra e Federica Brenda Marcaccini, i protagonisti sono: Luca, 30 anni, correttore di bozze presso una casa editrice, colto e molto cinico; Silvia, 24 anni, studentessa di lettere amante dell’arte contemporanea.  Entrambi ciclotimici; Silvia tiene un dipinto di Schiele appeso in camera e a Luca piacciono tutte le ragazze con almeno un dipinto di Schiele appeso in camera. Tutte le ragazze con una certa cultura, insomma, è la storia d’amore di due disperati casi umani che prima si amano, poi si odiano e poi si amano ancora, attorno ai quali si apre una galleria di personaggi altrettanto bizzarri.

Tra citazioni cinematografiche, letterarie e musicali, aperitivi solidali e mostre di pittura, vengono al pettine tutti i nodi dei finti intellettuali, delle artiste commesse cerchiobottiste e delle imprenditrici vegane. Una narrazione ironica che mette a muto le idiosincrasie di questo XXI secolo e la psicosi  di chi è convinto che per salvare il mondo basti coltivare pomodori in un orto condiviso.

 

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