Esplosione al mercato, due donne morte e feriti: “Anche Comune ne deve rispondere”

 
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Gela. A dicembre, quando è stata fissata la prossima udienza, il gup valuterà la posizione anche dei responsabili civili, citati dai legali dei familiari delle vittime e da quelli dei feriti nell’esplosione al mercato rionale di via Madonna del Rosario. Tra i responsabili civili, sono stati indicati sia la compagnia assicurativa Groupama (che ha già chiesto di essere estromessa) sia il Comune. Secondo i legali, l’ente avrebbe forti responsabilità rispetto a ciò che si verificò nell’area mercatale, soprattutto per controlli ritenuti inadeguati. L’esplosione avvenuta in una rivendita mobile determinò il decesso di due donne, Tiziana Nicastro e Giuseppa Scilio, e il ferimento di diversi avventori, che si trovavano tra le bancarelle. Anche una donna incinta riportò conseguenze e ora è parte civile con il legale Riccardo Balsamo. A rispondere di omicidio colposo, incendio, lesioni colpose e di una lunga serie di violazioni amministrative è l’ambulante agrigentino Claudio Catanese. Imputata è anche la società Sicilpetroli, rispetto alle bombole gpl che furono ricaricate nonostante per gli inquirenti fossero non conformi.

Gli accertamenti effettuati tra i resti della rivendita mobile, andata distrutta a causa della deflagrazione, avrebbero permesso di concludere che quattro bombole e una tanica piena di carburante erano esposte al sole e collocate a ridosso del sistema per cucinare prodotti di rosticceria. Sarebbe stato il cedimento meccanico di una di quelle collocate nella rivendita mobile a generare la fuoriuscita e l’esplosione, con le fiamme che si propagarono in pochi istanti. Secondo la procura, ci sarebbero state delle palesi inosservanze delle norme di sicurezza. Catanese è difeso dagli avvocati Salvatore Pennica e Alfonso Neri. La società dal legale Gerlando Virone. Le famiglie delle vittime e i feriti sono rappresentati dai legali Ivan Bellanti, Davide Limoncello, Enrico Aliotta, Salvo Macrì, Joseph Donegani, Rosario Giordano, Tommaso Vespo, Giada Scerra e Luigi Cinquerrui.

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