Estorsioni e droga, sollecitati quasi 300 anni di carcere per 30 picciotti

 
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Gela. Con le prime arringhe dei legali difensori dei collaboratori di giustizia è ripreso ieri davanti al Gup Marcello Testaquadra il processo contro 30 imputati coinvolti nell’inchiesta antimafia Tetragona. L’udienza è alle battute finali.

Il sostituto procuratore della Dda Gabriele Paci ha sollecitato pene complessive per quasi 300 anni. L’indagine inizialmente ha coinvolto 63 persone. L’operazione della squadra mobile è scattata il 18 maggio dello scorso anno.

In carcere finirono capi e gregari degli Emmanuello e dei Rinzivillo che avevano ramificato il loro business criminale anche nel nord Italia, Liguria e Lombardia soprattutto.

Il processo si celebra con il rito abbreviato. Nel dettaglio l’accusa ha chiesto pene complessive per 296 anni, 7 mesi e 20 giorni. La condanna più pesante, 30 anni di reclusione, è stata sollecitata per Crocifisso Rinzivillo. La condanna a 24 anni è stata richiesta per Nicola Liardo. Ventuno anni di carcere per Emanuele Ganci, mentre Salvatore Fiorito, arrestato dopo un periodo di latitanza a Varese, il Pm ha chiesto la condanna a 18 anni ed 8 mesi; 17 anni e 10 mesi per Vincenzo Morso, 14 anni ed 8 mesi per Ferlenda e Carmelo Collodoro. 

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