Eurotec, slitta a luglio udienza su futuro: piano rientro non era stato accolto

 
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Gela. Bisognerà ancora attendere per avere indicazioni certe sul prossimo futuro di Eurotec, che nel tempo è stata una delle aziende più importanti dell’intero indotto di raffineria Eni. La decisione sul concordato, che sarebbe dovuta arrivare martedì, verrà probabilmente formalizzata nei primi giorni del mese prossimo. Una mancata notifica ha fatto slittare ancora una volta l’udienza, davanti al giudice civile del tribunale. Il voto sul piano di rientro è stato negativo (non sono state raggiunte le maggioranze necessarie) e il concordato sembra destinato all’inammissibilità. L’ipotesi del fallimento è quella più concreta. Le fasi di voto sul piano di rientro sono state monitorate da un commissario giudiziale e l’intera procedura è seguita da un giudice delegato. Lavoratori e creditori attendono che le sorti dell’azienda vengano definite, così da poter muovere passi ufficiali. Negli scorsi mesi, prima del lockdown, è stato imbastito un accordo per il passaggio della gran parte dei dipendenti Eurotec alla siracusana Icos, del gruppo Irem.

L’azienda è stata individuata per subentrare in diverse commesse che erano state affidate ad Eurotec. Anche in questo caso, sarà fondamentale arrivare ad una pronuncia formale sulla procedura di concordato. Prima dell’emergenza sanitaria, incontri si sono tenuti alla presenza delle organizzazioni sindacali e di Sicindustria.

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