Eventi sbarco, “consiglio calpestato”: Greco contro l’attacco del centrodestra ma passa atto

 
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Gela. Prima del monotematico serale, l’amministrazione comunale, come abbiamo riportato, ha ribadito l’intenzione di andare avanti con il programma per la commemorazione dello sbarco alleato, approvando la richiesta di stanziamento dei fondi da 800 mila euro, destinata ad Enimed che dovrà prelevarli dal capitolo delle compensazioni. E’ stato varato anche il relativo accordo attuativo da sottoscrivere insieme ai manager della multinazionale. Per l’amministrazione comunale gli eventi dello sbarco e le manifestazioni previste possono incidere sull’assetto di un turismo da rilanciare. La mossa preventiva del sindaco e degli assessori ha invece alimentato la critica dell’opposizione di centrodestra che ha voluto il monotematico. Così, senza troppe differenze, meloniani, leghisti, forzisti e il democristiano Vincenzo Cascino, hanno sottolineato che i fondi delle compensazioni andrebbero gestiti in maniera diversa e più oculata. L’esponete di FdI Salvatore Scerra ha parlato di un consiglio “calpestato” dall’amministrazione. “Avete già approvato tutto senza alcun coinvolgimento del consiglio comunale – ha precisato – a cosa serve allora questa seduta?”. Nessuno, nel centrodestra d’opposizione, crede alla fattibilità entro il 10 luglio, data di avvio della commemorazione, del programma stilato dal comitato tecnico e accolto dall’amministrazione. “Forse riuscirete a farlo per l’ottantunesimo anniversario”, è stato detto. Gli altri meloniani Vincenzo Casciana e Pierpaolo Grisanti e i leghisti Emanuele Alabiso e Giuseppe Spata, hanno ricordato la mozione che proprio il salviniano Alabiso lo scorso anno presentò, impegnando la giunta ad avviare le attività per organizzare un evento di carattere nazionale, anche alla presenza del presidente della Repubblica. Più volte però hanno rimarcato come la giunta si sia mossa in solitario. Spata ha parlato di un programma che servirà solo come “campagna elettorale”. Cascino della Dc ha alzato i toni criticando l’assenza di somme che anzitutto possano dare decoro alla città, a partire dalla zona nevralgica per il ricordo dello sbarco, quella del lungomare Federico II di Svevia. Dello stesso avviso il forzista Carlo Romano, secondo il quale le attuali condizioni della città ancora oggi fanno pensare ad un centro “bombardato”. Della necessità di fare “chiarezza” sui costi e su come verranno spese le somme delle compensazioni ha invece riferito l’altro azzurro, Rosario Trainito. I pro-Greco sono stati decisamente “freddi”. Molti hanno scelto di non partecipare al dibattito voluto dal centrodestra. L’indipendente Luigi Di Dio e il capogruppo di “Un’Altra Gela” Giuseppe Morselli sono stati i due capisaldi del fronte del sindaco. Per Di Dio, le iniziative dell’opposizione sono finalizzate solo ad “altrismo”, neologismo coniato per sintetizzare la tendenza alla critica a prescindere. “Secondo loro si potrebbe sempre fare altro ma non avanzano proposte”, ha spiegato. Per Morselli, invece, il centrodestra che ha proposto il monotematico “si è incartato”. “Non sanno come uscirne dato che l’amministrazione sta lavorando agli eventi per lo sbarco sulla base di una mozione del consigliere leghista – ha detto – fanno disfattismo. Parla di città bombardata l’ex segretario del Pd, partito che ha governato la città per trent’anni e tra le altre cose ci ha lasciato l’ex lido “La Conchiglia” nelle condizioni attuali”. Nel corso del dibattito, uno dei componenti del comitato tecnico, l’ex dirigente comunale Emanuele Tuccio, ha indicato la metodologia usata per definire il programma, sottolineando che i tempi sono stretti e non c’è certezza che si potrà concretizzare del tutto. “E’ una celebrazione della pace ricordando l’anniversario di un evento bellico – ha spiegato – abbiamo lavorato sulla base del codice dei contratti e soprattutto l’abbiamo fatto gratuitamente. Ci sono state troppe speculazioni sul tema”. La frattura è netta tra il centrodestra all’opposizione e l’amministrazione comunale.

Il sindaco Lucio Greco e l’assessore Salvatore Incardona hanno ricordato che la loro intenzione è sempre stata di coinvolgere tutta l’assise civica anche sugli eventi dello sbarco. “Non ce ne avete dato la possibilità”, hanno continuato. “Piuttosto che criticare e basta – ha continuato il sindaco rivolgendosi verso i banchi dell’opposizione – fate delle proposte. Basta con questo clima da catastrofismo. La nostra amministrazione sta cercando il rilancio turistico del territorio nonostante la bufera finanziaria che non abbiamo generato noi”. Greco ha annunciato il progetto di una fondazione, anche con Eni, per lavorare sul territorio. Dovrebbe essere intitolata ad un ex manager della multinazionale, il gelese Guglielmo Moscato. Ha indicato che le prime note indirizzate alla presidenza della Repubblica, per avere alle celebrazioni il presidente Matterella, risalgono all’agosto dello scorso anno. Incardona ha confermato la linea usando una breve metafora, “sembra che alcuni coltivino i fiori solo per poi strapparne i petali”, ha detto. Il centrodestra l’obiettivo politico, alla fine, l’ha ottenuto. Approfittando dei numeri insufficienti dei pro-Greco e dei “responsabili”, con otto voti a favore ha fatto passare l’atto di indirizzo condiviso dai gruppi d’area e letto dal meloniano Scerra. Con il documento si impegna l’amministrazione all’uso dei fondi delle compensazioni per l’acquisizione dell’ex dogana, da riconvertire a luogo simbolo dello sbarco; per il mantenimento del pontile sbarcatoio come bene storico culturale; infine, per la realizzazione del museo dello sbarco. “Il centrodestra le proposte le fa a differenza di quello che pensa il sindaco”, è stato detto. Gli otto voti a favore sono stati sufficienti a far passare l’atto che comunque non vincola un’amministrazione che pare intenzionata ad andare avanti nel sentiero tracciato dal programma già approvato.

1 commento

  1. Considerata la bella somma stanziata sicuramente gli americani sbarcheranno con escavatori, diserbanti, bitumatori e pulisci strade e caditoie per una bella manutenzione del paese in disastro non considerando la situazione della spiaggia alla vigilia della stagione baleare

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