Gela. Sono circa dieci milioni di euro, quelli previsti nell’accordo di programma che lo scorso anno fu siglato dal Comune e dalla Regione. Per la messa in sicurezza dell’ex discarica industriale Cipolla, uno dei buchi neri più pericolosi in assoluto, in passato usato per stoccare idrocarburi e scarti di produzione. La Regione conferma l’avvio delle procedure, così da arrivare ai lavori. Non una vera e propria bonifica, anche perché le somme dovrebbero essere decisamente superiori, ma un primo intervento, per mettere in sicurezza un’area abbandonata per decenni, dopo il fallimento dell’azienda privata che la gestiva. L’assessore regionale Daniela Baglieri ha appena confermato l’indicazione dei primi progetti per i quali si interverrà e c’è anche l’ex discarica Cipolla. “Entro i prossimi sei mesi servono i progetti esecutivi”, fanno sapere dall’assessorato regionale. Nell’accordo siglato dall’amministrazione comunale e da Palermo (ma i fondi sono ministeriali) si prevede che sia proprio il municipio ad operare come soggetto attuatore e quindi a coordinare tutti i passi della procedura, oltre a quelli per la gestione dei fondi. “Il governo Musumeci – spiega l’assessore Daniela Baglieri – intende mettere in sicurezza le aree a rischio che per anni hanno rappresentato uno scempio ambientale, oltre che un pericolo per la salute dei cittadini. Un risultato ottenuto dopo mesi di duro lavoro e lungo confronto con Roma. Adesso siamo pronti a partire”. L’iter per la discarica Cipolla è stato seguito dal sindaco Lucio Greco e dal suo vice Terenziano Di Stefano.
L’assessore, lo scorso anno, diede l’input per trasmettere alla Regione la cartografia, rivista, della perimetrazione Sin, così da ricomprendere ulteriori aree, come quella di un’altra ex discarica industriale, Marabusca, per la cui messa in sicurezza il ministero, attraverso la Regione, ha confermato un recente finanziamento. Oltre all’ex discarica Cipolla, sull’isola l’iter è partito anche per Augusta (discariche di contrada San Giuseppe e contrada Ogliastro); Priolo Gargallo (risanamento delle aree contaminate delle Saline, messa in sicurezza del sito Campo sportivo ex Feudo); Siracusa (caratterizzazione rifiuti, progettazione e messa in sicurezza ex discarica Arenura).
