La Tekra assume ma non i suoi ex operai, diffide di Cgil e Usb

 
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I diciotto ex Tekra hanno protestato per diversi mesi dopo il mancato rinnovo dei contratti a termine

Gela. La protesta è ripresa ieri, dopo che gli ex lavoratori Tekra sono venuti a conoscenza di nuove assunzioni, a tempo determinato, decise dall’azienda per l’effettuazione di servizi in città. I diciotto lavoratori hanno raggiunto il municipio e poi si sono trasferiti davanti all’ingresso del cantiere dell’azienda campana, che sta gestendo in proroga il servizio rifiuti in città. I mezzi per la raccolta, già da ieri notte, sono comunque usciti regolarmente. Questa mattina, i lavoratori in protesta, che ritengono di essere stati ingiustamente scavalcati, si sono di nuovo recati a Palazzo di Città. La segreteria provinciale della Fp-Cgil, con il segretario Rosanna Moncada, ha scritto al sindaco Lucio Greco e ai vertici Tekra per avere un incontro sul tema. Nella missiva si parla di “gravi problematiche”. Sono almeno quindici, secondo Cgil, gli operai che dal cantiere di Piazza Armerina dovrebbero essere trasferiti sul territorio, esclusi però i quattro gelesi che già operano nella città ennese.

Per domani, era già fissato un incontro sulla questione del personale, chiesto dalla segreteria provinciale Usb. Da tempo, i sindacati attendono che si possa definire un bacino di disponibilità, dando precedenza ai lavoratori che abbiano già svolto attività per conto di Tekra. Il segretario Usb Luca Faraci, attraverso l’ufficio legale e l’avvocato Livio Aliotta, ha predisposto una diffida. Sarebbe stato violato il diritto di prelazione in favore dei diciotto operai i cui contratti non sono stati rinnovati. Si valuterà inoltre se Tekra stia facendo ricorso a rapporti con agenzie di lavoro interinale.

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