Ex Tekra, dopo incontro Greco-sindacati non c’è accordo: si valutano criteri bacino

 
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I lavoratori del servizio rifiuti in protesta davanti al Comune

Gela. Un accordo vero e proprio ancora non c’è. Il tavolo convocato nel pomeriggio a Palazzo di Città, protrattosi fino a sera, non ha dipanato i tanti nodi che ruotano intorno alle assunzioni in Tekra, l’azienda campana che continua a gestire il servizio rifiuti, non solo in città ma anche negli altri Comuni dell’ambito (dove formalmente c’è già stata la nuova assegnazione ma senza che si sia concretizzato il subentro nel cantiere). Il sindaco Lucio Greco e le organizzazioni sindacali del settore hanno tentato di raggiungere un’intesa, che però sta sbattendo contro il muro dei criteri da adottare per la costituzione di un bacino di lavoratori, che abbiano già avuto esperienza nel servizio rifiuti e in Tekra. Il punto di partenza dovrebbe essere il 2014 e secondo il sindaco si deve puntare su un bacino che riguardi solo l’appalto sul territorio cittadino. Non più l’iniziale bacino d’ambito, ma uno esclusivamente legato alla città. Una prospettiva che ha subito creato visioni differenti tra le organizzazioni sindacali. La Fp-Cgil, con il segretario provinciale Rosanna Moncada, ritiene che l’ipotesi più adeguata sia un bacino d’ambito, basato sul periodo dell’interruzione del rapporto di lavoro, a partire sempre dal 2014. L’Usb, con il segretario Luca Faraci, invece, ha spiegato che il criterio da usare dovrebbe essere l’anzianità di servizio (sulla stessa linea sarebbero Cisl, Ugl e Filas). Non sono mancati i momenti di tensione, con i diciotto ex Tekra in protesta che chiedono di rientrare, soprattutto dopo aver saputo di assunzioni a tempo determinato decise dai manager campani. La riunione si è tenuta senza la partecipazione di Tekra, i cui manager, questa mattina, hanno confermato al sindaco di non avere alcuna intenzione di procedere all’assunzione dei diciotto, i cui contratti non sono stati rinnovati. Una situazione complessiva resa ancora più incerta dal fatto che si attende ancora l’affidamento della nuova gara, con Tekra che potrebbe lasciare il cantiere entro le prossime settimane e ha già più volte fatto capire, anche con atti ufficiali, di non volere proseguire le attività, senza un adeguamento dei canoni, fermi a sei anni fa.

Ad oggi, gli imprenditori campani non hanno mai formalizzato offerte per la gara da un anno, ritenendola del tutto antieconomica. Il verbale dell’incontro, probabilmente entro domani, verrà valutato dalle organizzazioni sindacali. I diciotto ex Tekra hanno ripreso la loro protesta, dopo aver saputo delle assunzioni a termine decise dall’azienda e chiedono di rientrare nel cantiere. Ipotesi che la società esclude. I responsabili, anche pubblicamente, hanno spiegato che non accetteranno pressioni e sono pronti a denunciare ogni anomalia. Il sindaco Greco, anche nel corso della riunione, ha ribadito che la volontà dell’amministrazione è di tutelare l’occupazione.

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