Ex Trainito senza soluzioni occupazionali, in prefettura non si sblocca vertenza: “Andremo fino in fondo”

 
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Ancora nessuna soluzione in vista per gli ex Trainito

Gela. Rimane in stallo la vertenza degli ex lavoratori della Trainito Costruzioni. Neanche l’intervento della prefettura di Caltanissetta ha sortito particolari effetti. Gli operai edili sono fermi da mesi, dopo che i vertici della stessa Trainito hanno deciso di bloccare le attività nell’indotto Enimed. Questa mattina, le parti hanno avuto un lungo confronto in prefettura. Non ci sono vere aperture all’assunzione da parte della Sdl, altra azienda che operava in Ati con Trainito Costruzioni. Solo pochi lavoratori sono riusciti ad avere il via libera. Gli altri colleghi, invece, non riescono a trovare indicazioni certe sul loro futuro, dopo anni di servizio nell’indotto Enimed. “L’incontro di oggi in prefettura poteva generare soluzioni invece ha trovato solo timide aperture a favore dei lavoratori licenziati della ditta Trainito Costruzioni – dicono i segretari confederali e di categoria Ignazio Giudice, Emanuele Gallo, Francesco Cosca e Francesco Sodano – il cui socio in Ati, proprietario della Sdl, si rifiuta di adempiere ad un chiaro dovere sociale cioè assorbire parte dei lavoratori edili”.

I sindacati, come hanno più volte spiegato nel corso di questa lunga vertenza, chiedono un atto di responsabilità sociale al gruppo Eni. “Chiediamo ad Enimed di svolgere fino in fondo il proprio ruolo e di vederci chiaro in merito alle assunzioni e ai lavori assegnati. Noi vogliamo scongiurare la protesta – concludono – ma di certo andremo fino in fondo perché è impensabile che un’azienda dalla notte al mattino rinunci all’appalto, licenzi i dipendenti, mentre chi resta guarda dal balcone non assumendosi responsabilità”. Per gli imprenditori non ci sarebbero le condizioni per assumere. Lavoratori e sindacati, invece, sono intenzionati a proseguire la mobilitazione.

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