Ex Trainito, sindacati verso nuova protesta: “Aziende assenti…silenzio da amministrazione comunale”

 
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Gli ex Trainito hanno protestato per mesi davanti ai siti Enimed

Gela. La vertenza si è ormai incancrenita e non sembrano esserci troppi spazi di manovra. Gli ex dipendenti della Trainito Costruzioni, azienda locale che ha deciso di lasciare i contratti avviati con Enimed, sono rimasti senza lavoro nonostante facciano parte di un bacino storico. Hanno lavorato per decenni negli appalti della multinazionale. Il sindacato, con le segreterie provinciali di Fillea e Filca, ha più volte chiesto che le aziende attive nell’indotto Enimed si facciano carico degli operai, dato che hanno a disposizione commesse di lavoro, che dovrebbero durare nel tempo. Né i vertici di Sdl né quelli di Di Cataldo si sono presentati al tavolo dell’Ufficio provinciale del lavoro. C’era solo l’amministratore delegato Enimed Eugenio Lopomo. “Questa vertenza va avanti da troppo tempo e malgrado la ricerca di dialogo il sindacato si vede costretto a denunciare l’ atteggiamento a dir poco discutibile delle aziende, sia della committente che di quelle esecutrici – dicono i segretari Francesco Cosca e Francesco Sodano – che sfuggono al ruolo sociale dell’impresa. Non danno priorità ai lavoratori locali, gli stessi che da più di venti anni prestano la loro opera nell’ indotto, gli stessi che insieme al sindacato rivendicano giustizia sociale, chiarezza nei rapporti e linearità nelle relazioni industriali, concetti ampiamente ribaditi anche dai segretari generali confederali che condividono l’organizzazione della protesta che si realizzerà nelle prossime ore con l’unico obiettivo di garantire il diritto sociale al lavoro”.

I sindacati preannunciano un’altra azione di lotta, dopo quelle degli scorsi mesi, ma si rivolgono anche all’amministrazione comunale. “In ben due occasioni ci sono stati incontri in Comune, alla presenza del sindaco e del suo vice, ma nulla purtroppo si è mosso, forse perché si dovrebbe parlare di meno e fare di più – aggiungono i sindacalisti – questo lo capiremo meglio nei prossimi giorni. I rapporti tra Enimed e la città e tra Enimed e le imprese non possono di certo essere questi e vogliamo capire come si fanno le assunzioni. Chi parla di codice etico lo ha mai letto?”.

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