Far west a Gela, 4 arresti per tentato omicidio. Il video della sparatoria

 
0

Gela. Un far west da paura, dove sono coinvolti anche ragazzini.

I quattro arresti per tentato omicidio hanno uno scenario da brividi. Le motivazioni che hanno indotto due nuclei familiari a vendicarsi di torti subiti a suon di fucilate, pistolettate e colpi di spranga sono ancora incerte. Eppure non hanno esitato un istante. Quattro persone sono state arrestate dalla polizia di Gela per tentato omicidio. Manette ai polsi di Rocco Cinardi, 68 anni, Massimiliano Trubia, 21 anni, Francesco Carfì, 22 anni e Stefano Trubia, 20 anni, raggiunti da una ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Gela Veronica Vaccaro su richiesta del sostituto Lara Seccaccini.

Le indagini svolte dalla Polizia, retta da Francesco Marino, e coordinata dal procuratore Lucia Lotti, hanno permesso di fare piena luce su un gravissimo fatto di sangue che si è verificato a Gela il 7 agosto 2014. I coinvolti sono tutti incensurati. Il primo fatto di sangue alle 21,45. Gaetano B., compagno della mamma di Carfì, il nonno di quest’ultimo Rocco Cinardi ed alcuni minorenni, “armati” di bastoni, spranghe e persino un fucile, avrebbero tentato di ferire i Trubia. Un’ora dopo circa, ovvero alle 23, in via Sciuti, la risposta dei Trubia, che avrebbero anche esploso alcuni colpi di pistola all’indirizzo di Gaetano B., che era affacciato al balcone di casa per fumare una sigaretta. Complessivamente sono sette le persone coinvolte, tre denunciati a piede libero e quattro arrestati. Ad aiutare i poliziotti le immagini in cui si vedono scappare tre giovani.

Quattro persone sono state arrestate dalla polizia di Gela per tentato omicidio. Manette ai polsi di Rocco Cinardi, 68 anni, Massimiliano Trubia, 21 anni, Francesco Carfì, 22 anni e Stefano Trubia, 20 anni, raggiunti da una ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Gela Veronica Vaccaro su richiesta del sostituto Lara Seccaccini.

Le indagini svolte dalla Polizia di Stato, giusto coordinamento, hanno permesso di fare piena luce su un gravissimo fatto di sangue verificatosi a Gela il 7 agosto 2014.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here