Faraci, “molti progetti pronti prima dei 120 giorni…manovra su tagli parte da commissario”

 
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Il consigliere comunale Rosario Faraci

Gela. Dopo il definanziamento dei trentatré milioni di euro del Patto per il Sud e la “finestra” dei centoventi giorni per la presentazione dei progetti cantierabili, anche i componenti della commissione sviluppo economico hanno avviato una serie di verifiche. Incontri ci sono stati con i dirigenti dei settori interessati e con i rup. “Soprattutto i rup – dice il presidente della commissione Rosario Faraci – vanno messi nelle condizioni di poter lavorare, tutelati. In questa fase, non dovrebbero essere destinati ad altre attività. Loro stessi hanno ammesso che ci sono delle carenze, ma questo aspetto già lo conoscevamo. Al termine della nostra ricognizione, chiederemo un incontro al sindaco, per parlare di organizzazione del lavoro nei settori dell’ente”. E’ un punto che la commissione sviluppa ormai da tempo. Poco personale non riesce a dare seguito alle attività che bisognerebbe concretizzare, così da non perdere treni importanti, come quello dei soldi del Patto per il Sud. “Su questa vicenda, da un punto di vista politico – aggiunge Faraci che fa parte del gruppo civico “Una Buona Idea” – temo che la manovra parta da lontano, dal commissario, con lo scopo di erodere delle risorse. Un certo accanimento verso le risorse del Patto per il Sud c’è stato”. Gran parte dei progetti che sono stati tagliati con il definanziamento deciso dalla Regione, però, sembrano poter rispettare la scadenza dei centoventi giorni. “Per questi – continua Faraci – onestamente, non capisco perché sia stato deciso il taglio. Sono in fase di completamento e centoventi giorni sono più che sufficienti. Sullo stadio, invece, mi pare difficile che questo termine possa bastare. Però, visto quello che ha deciso la Regione, si potrebbe pensare di presentare nuovi progetti, sempre che siano già stati predisposti”. In attesa di capire se verranno recuperati i soldi “congelati” dalla Regione, per Faraci e gli altri componenti della commissione, in municipio bisogna migliorare le modalità di organizzazione.

“C’è un nuovo sistema di presentazione dei progetti e bisogna adeguarsi per non perdere altri fondi – conclude – sono convinto, però, che si stia andando avanti con uno scaricabarile. Neanche la Regione riesce ad essere efficiente. Basti pensare agli iter del museo regionale, del porto rifugio, delle dighe o della variante autostradale. E’ tutto fermo. Alla fine, le responsabilità vengono concentrate sui livelli più bassi e noi vogliamo che questo trend si inverta. Faremo di tutto per mettere in condizioni ottimali i rup e la parte burocratica del Comune”. In municipio, la burocrazia è ancora sotto i riflettori.

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