Fedeli in preghiera al bacio dei piedi: ”Chiediamo serenità”

 
0

Gela. Sono iniziate ieri sera processioni penitenziali della settimana santa che chiama a raccolta centinaia di cittadini fedeli alle tradizioni pasquali.

Prima che la processione iniziasse don Raimondo Giammusso ha meditato un passo della passione e subito dopo il sindaco Lucio Greco ha tenuto il tradizionale discorso di augurio alla cittadinanza.

Il parroco della chiesa madre Don Vincenzo Mario Cultraro, ha infine donato una palma al primo cittadino come augurio che anche la città di Gela possa rifiorire al più presto davanti ad una piazza gremita di fedeli incuranti del freddo e del forte vento che ha investito la città ieri sera. Scortati dai volontari della procivis che hanno formato un cordone umano per assicurare che il trasporto delle statue procedesse con ordine le rappresentazioni del Cristo caricato della croce e della Madonna addolorata hanno raggiunto la chiesa del Rosario percorrendo la via Navarra.

Dalle 6 di stamattina la chiesa del Rosario accoglie il peregrinare dei fedeli che vengono a “vasari i peri o signuri”. Le effigi rimarranno qui fino alle 21 di stasera quando in clima di preghiera e raccoglimento attraverseranno il centro storico e torneranno in chiesa madre. Proprio dalla matrice partirà infatti domani mattina alle 11,30 il viaggio verso il Calvario dove il Cristo sarà issato sulla croce dai sacerdoti gelesi.

Abbiamo chiesto ai cittadini che si sono recati alla chiesa del Rosario per il tradizionale bacio cosa si aspettano da questa pasqua. Il maggior numero di intervistati chiede la pace e la serenità per la propria famiglia.Tanti pregano per la pace del mondo, qualcuno chiede una grazia speciale.

“Da cattolico praticante non posso che affidarmi a Dio- dichiara un fedele- le nostre tradizioni sono importanti perché in un modo o nell’altro, anche se per tutto l’anno Dio non è stato nei nostri pensieri attraverso questi riti rientriamo in contatto con lui anche se per un momento fugace. Non è una carnevalata se ci si crede veramente, ed io ho fede.”

La tradizione e la preghiera restano alla base del lungo peregrinare dei fedeli in fila in attesa del proprio turno di porre il bacio ai piedi della statua, colmi di fede e carichi di aspettative e speranza.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here