Femmina Morta, decreto presidente Regione dopo l’accoglimento del ricorso della proprietaria di un’area

 
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Gela. Il decreto del presidente della Regione è stato notificato anche a Palazzo di Città e all’assessorato regionale territorio e ambiente. Dovranno adeguarsi a quanto deciso negli scorsi mesi dal Consiglio di giustizia amministrativa, sulla base di un ricorso straordinario al presidente della Regione avanzato dalla proprietaria di un immobile, a Femmina Morta. Il Cga diede riscontro favorevole all’azione attivata per conto della proprietaria dai legali Rocco Cutini e Andrea Carafa. I giudici del Cga individuarono una “macroscopica illogicità”. Diversi anni addietro, seppur in maniera non regolare, la proprietaria iniziò a costruire le fondamenta per un’abitazione su due piani. Successivamente, avanzò richiesta di sanatoria per poter completare il progetto. Gli uffici comunali diedero parere favorevole per i manufatti già realizzati ma rilasciando diniego invece per le opere di completamento. Ragioni che hanno portato al ricorso al presidente della Regione. Il Cga si è subito espresso per l’accoglimento, come chiesto dai legali.

Oltre che sull’annullamento del diniego a costruire in sanatoria rilasciato dal Comune, i legali hanno insistito per una decisione analoga sul decreto dell’assessorato regionale che ha approvato le revisioni del Prg, trasformando l’area dove sorge la proprietà da edificabile ad agricola. Il Cga ha confermato che il ricorso è da accogliere, con il primo motivo che “assorbe” tutti gli altri. Elementi ora riportati nel decreto presidenziale.

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