Ferrari (Salini Impregilo) “Mercati in altalena, lo stop non serve”

 
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ROMA (ITALPRESS) – “L’intero settore produttivo ha bisogno di una prospettiva di continuita’, che in primo luogo vuol dire garantire la liquidita’ in tutte le forme disponibili e poter proteggere l’occupazione con le necessarie forme di previdenza associata”. Lo scrive sul Corriere Economia Massimo Ferrari, direttore generale di Salini Impregilo e consigliere di amministrazione di Tim, Cairo Communication ed Equita.”Per rendere immediatamente disponibili liquidita’ e garanzie e’ indispensabile che si superino tutti gli ostacoli burocratici, con procedure snelle che potranno anche intervenire su tutele sino ad oggi presidiate da apposite autorita’ indipendenti che dovranno assumere un ruolo fattivo e collaborativo in tal senso”, aggiunge.Sotto questo profilo “occorrera’ mobilitare le migliori competenze ed esperienze cosi’ come sta avvenendo nel settore sanitario per fronteggiare il contagio pandemico, sia a livello italiano che a livello europeo”.Quindi per Ferrari “una obiezione allo shutdown dei mercati azionari risiede nella necessita’ di garantire continua liquidita’, per consentire agli investitori professionali e privati di monetizzare i propri investimenti, ovvero di adottare strategie di copertura”. Inoltre “di fronte a situazioni di cosi’ profonda incertezza e gravita’ lo svolgimento delle contrattazioni giornaliere su tutti i mercati e gli andamenti intra-giornalieri sono cosi’ erratici che in molti mercati gia’ intervengono sistemi automatici di sospensione delle contrattazioni”.”Purtroppo le strutture di gestione dei mercati finanziari negli ultimi 10 anni sono cambiate radicalmente per effetto degli interventi post crisi del 2008, ma anche per una scelta di policy molto sostenuta dai grandi player di affidare la gestione delle Borse anche a soggetti privati, facendo leva sulla rivoluzione digitale e sulle efficienze di scala – conclude il dg di Salini Impregilo -. Oggi la governance del sistema delle Borse mondiali e’ molto polverizzata, occorrono dunque interventi dei governi a difesa del risparmio, delle societa’ quotate che possono rischiare anche improvvisi e destabilizzanti cambi di controllo e degli stessi mercati che rischiano altrimenti una crisi di credibilita’ profonda”.(ITALPRESS).