Feto morto nel grembo della madre, dopo inchiesta due medici a processo: ci fu una denuncia

 
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In ospedale arrivano le forze dell'ordine

Gela. La morte del bambino che aveva in grembo le venne comunicata solo durante uno degli accertamenti finali, preliminari al parto. Un dramma per una giovane, che nell’estate di quattro anni fa era poco più che ventenne. Da quanto ricostruito, pare che fino a qualche ora prima i medici l’avessero rassicurata sulle condizioni del feto. Per i magistrati della procura, ci sarebbero state presunte responsabilità da parte dei sanitari dell’ospedale “Vittorio Emanuele” che seguivano la partoriente. Dopo il rinvio a giudizio, si è aperto il dibattimento nei confronti di Emanuela Bartoli e Rosario Ferraro. Sarà il giudice Marica Marino a valutare l’intera vicenda. La morte scatenò la dura reazione dei familiari della giovane madre, che subito dopo le prime concitate ore decisero di sporgere denuncia. I pm disposero tutti gli accertamenti sul feto, così da valutare le possibili cause del decesso.

I familiari hanno seguito l’intera indagine e anche in giudizio sono parti civili, con l’avvocato Cristina Alfieri. Sono state esposte le richieste probatorie, avanzate anche dal pubblico ministero Sonia Tramontana. I due medici imputati sono difesi dagli avvocati Vania Cirese e Gualtiero Cataldo. I primi testimoni verranno sentiti a giugno.

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