Finanziamenti, gli equilibri politici per comporre l’Unione dei Comuni: consiglio deve esprimersi

 
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La firma del protcollo per la nuova programmazione con i sindaci Greco, Conti e Zuccalà

Gela. Lo statuto e l’atto costitutivo sono stati approvati la scorsa settimana dall’assise civica. L’Unione dei Comuni è un passaggio obbligato nel lungo percorso della nuova programmazione regionale dei finanziamenti 2021-2027. A breve, la questione dovrà ritornare in aula, questa volta per individuare i consiglieri che ne faranno parte, in una struttura condivisa con gli altri enti dell’Area urbana funzionale, Niscemi e Butera. Sono tre i posti da destinare ai consiglieri locali. Il presidente del civico consesso Salvatore Sammito, che in questi giorni guarda con molta attenzione anche alla gestazione del rendiconto 2021 (la giunta oggi non si è riunita per deliberare), dovrà ricevere la delibera per portarla in aula, con tutti i necessari pareri, e passare poi all’elezione dei consiglieri da destinare all’Unione dei Comuni. Al momento, un accordo complessivo tra opposizione e pro-Greco non sembra a portata di mano. Il “gelo” costante che tratteggia i rapporti politici tra l’amministrazione e il centrodestra della sfiducia è un altro fattore da tenere in considerazione. Sicuramente, in questo momento, un interscambio maggiore c’è lungo la direttrice che porta ai “responsabili” (progressisti e civici in primis). E’ inevitabile che nonostante l’obiettivo da non mancare sia quello dell’appuntamento con i finanziamenti della nuova programmazione, anche la politica vorrà spazio nello scacchiere dell’Unione. Nomi ufficiali non ne circolano ma pare che anche negli scorsi giorni si siano tenute delle riunioni, piuttosto informali.

Il dipartimento regionale della programmazione ha più volte sollecitato non solo l’approvazione dello statuto ma anche la definizione della strategia per i progetti da finanziare (con un budget che potrebbe andare oltre la soglia dei settanta milioni di euro). Gli uffici palermitani, inoltre, hanno fissato per fine giugno una sorta di deadline, entro la quale l’Unione dovrà essere già pienamente attiva e con una strategia definita. Fallire l’obiettivo sarebbe una bocciatura fin troppo pesante per una delle prime Aree urbane funzionali che hanno avuto l’avallo proprio dalla Regione. Sammito non esclude la convocazione di una conferenza dei capigruppo, prima dell’aula. Proverà probabilmente a valutare le intenzioni dei vari gruppi sulla scelta dei componenti dell’Unione dei Comuni. Il presidente potrebbe tastare il terreno, consapevole comunque che un’intesa preliminare non pare così praticabile.

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