Finanziamenti per 45 milioni, tre assi progettuali: “Entro 16 marzo invio al ministero”

 
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Gela. Tre assi, anche se a Palazzo di Città ipotizzano che realisticamente si possa rimanere in lizza per non più di due finanziamenti. Nelle ultime settimane, sta emergendo quello che sarà il materiale finale, destinato ad essere trasmesso al ministero delle infrastrutture, in attesa di avere il responso sull’esito del programma ribattezzato “Qualità abitare”. Sulla carta, l’amministrazione comunale compete per tre finanziamenti, da 15 milioni di euro ciascuno. Un totale di 45 milioni di euro che sarebbero decisivi per riqualificare diverse zone della città. Mercoledì sera, si è tenuta una riunione congiunta delle commissioni consiliari sviluppo economico e urbanistica, insieme al vicesindaco Terenziano Di Stefano, che ha proposto l’adesione del Comune al programma ministeriale. Il termine ultimo per presentare i progetti è fissato al 16 marzo. “La prossima settimana si terrà un nuovo incontro – dice Di Stefano – vogliamo chiudere prima possibile e tentare di avere tutti i finanziamenti, anche se non sarà semplice. Ci stiamo concentrando su due assi, il terzo è più complesso”. Una prima area di riferimento tocca il mercato ortofrutticolo di Giardinelli, lo stadio “Presti”, via Falcone, l’ex scalo ferroviario e il rudere di via Marsala, destinato alla demolizione perché non più recuperabile. Il secondo, invece, si concentra sul lungomare Federico II di Svevia, da via Vasile all’orto Pasqualello, con la previsione di un ascensore che dal parcheggio Arena arrivi direttamente in centro storico. Il terzo asse di intervento dovrebbe riguardare proprio il centro, anche se in questo caso prevedere un progetto complessivo appare molto più complicato.

Il confronto in atto riserva anche posizioni non univoche e ci sono già state osservazioni sulle scelte che stanno emergendo. La grillina Virginia Farruggia non è convinta dall’idea di puntare non solo sulla riqualificazione di aree degradate, ma anche sulla realizzazione di ulteriori strutture. Le previsioni progettuali sono state affidate ad un professionista esterno, che pare si sia messo a disposizione gratuitamente. “Le valutazioni sono in corso – dice il presidente della commissione sviluppo economico Rosario Faraci – decisioni definitive non ce ne sono. Vogliamo rispettare le scadenze e crediamo che almeno due finanziamenti siano alla nostra portata. Bisogna anche considerare che verranno spalmati in dieci anni e quindi non saranno rilasciati subito e per intero. Stiamo lavorando su ipotesi innovative che vadano ad incidere anche sui servizi, ad esempio quello della raccolta rifiuti. I progetti devono comunque riguardare immobili e aree comunali, da risanare. Anche questo è un passaggio imprescindibile”. Avere fondi di quella consistenza sarebbe un passo importante. Si aggiungerebbero a quelli che il Comune ha teoricamente già in cassa, ma che per essere confermati necessitano di progetti conclusi e di gare per l’affidamento dei lavori. La prossima riunione dovrebbe essere quella conclusiva, prima di arrivare alla trasmissione dei progetti al ministero.

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