Fondi per lavori nelle scuole, termini non rispettati: tagliati più di 7 milioni di euro

 
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Gela. Il taglio è netto e supera i sette milioni e mezzo di euro. Erano fondi destinati ai lavori di miglioramento e adeguamento impiantistico alla normativa antincendio per due scuole della città, Santa Maria di Gesù e l’istituto di Cantina Sociale. La copertura era stata garantita nel piano triennale di edilizia scolastica 2018-2020, con il Po-Fesr 2014-2020. La Regione ha però “disimpegnato” le somme. La conferma arriva da due provvedimenti, rilasciati dall’assessorato dell’istruzione e della formazione, attraverso l’ufficio speciale per l’edilizia scolastica e universitaria. Il dirigente Michele Lacagnina ha disposto che le somme non vadano più a coprire interventi che non hanno rispettato i cronoprogrammi posti dagli uffici palermitani. Già lo scorso anno, a tutti i Comuni destinatari di questi finanziamenti erano state concesse proroghe per arrivare all’obbligazione giuridicamente vincolante. Alla data del 31 dicembre, in base alle verifiche condotte dall’assessorato regionale affidato ad Alessandro Aricò (del gruppo di DiventeràBellissima del presidente Musumeci), gli uffici comunali non sono risultati al passo con le scadenze. Sarebbe stato necessario arrivare almeno alla proposta di aggiudicazione delle gare e così non è stato. Nel caso della scuola di Cantina Sociale, a dicembre dello scorso anno i funzionari comunali avevano chiesto un’ulteriore proroga, fino al successivo aprile, per definire l’obbligazione giuridicamente vincolante. Gli uffici regionali però non l’hanno concessa. “Il cronoprogramma allegato non risultava coerente “, così scrivono a Palermo.

Ad inizio giugno sono state inviate note in Comune, che annunciavano l’avvio della procedura di taglio dei fondi. Non ci sono state controdeduzioni. Ora, i fondi sono stati “disimpegnati”. Erano stati ufficialmente attribuiti a Palazzo di Città, tre anni fa, poco prima dell’insediamento ufficiale della giunta Greco. Gli oltre sette milioni che si perdono sembrano quasi ricalcare la lunga saga dei trentatré milioni di euro che proprio il governo regionale, sempre tre anni fa, aveva definanziato, anche in quel caso per cronoprogrammi a rilento. Una decisione, quella ufficializzata dall’assessorato all’istruzione, che arriva in un periodo di forti difficoltà degli uffici comunali, che fanno fatica a portare avanti le procedure, a causa di una pianta organica insufficiente e ora anche con la quasi totale mancanza di dirigenti tecnici.

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